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Chi è Li Chwen Pan, la cinese di Insigma che sbarca a Roma per papparsi le Ansaldo di Finmeccanica

Continua l’avanzata cinese sull’Italia. La novità è che, stavolta, è guidata da una donna. Si chiama Li Chwen Pan, ed è l’amministratore delegato di Insigma Group, l’unica società che alla fine ha presentato un’offerta per le due Ansaldo (Breda e Sts), mentre la giapponese Hitachi non ha presentato alcuna offerta vincolante: strategia attendista o ritiro in buon ordine?

OGGI A ROMA
Nell’attesa di capire come si muoveranno gli avversari, la delegazione cinese dovrebbe essere già atterrata a Roma per iniziare la trattativa con il vertice della controllante Finmeccanica. Li Chwen Pan non è più affiancata dai rappresentanti della Xinzhu Corporation, uscita di scena dopo essere subentrata al colosso dei trasporti ferroviari China Cnr, ma da quelli dei fondi d’investimento cinesi. L’unica ad aver tenuto fede ai propri propositi e a essere rimasta nella cordata acquirente è dunque proprio lei, Li Chwen.

CHI È LA PROSSIMA PADRONA DELLE TECNOLOGIE FERROVIARIE ITALIANE
Resterà in Italia fino a venerdì questa donna forte e minuta, insieme alla sua squadra, per ottenere l’esclusiva sulla trattativa da Mauro Moretti. La sua offerta, da 1,5 miliardi di euro, è garantita da Bank of China e China Merchants Bank. Li Chwen ha un curriculum non esclusivamente industriale: è stata docente della Zhejiang University, nel cui ambito ha preso forma lo spin off da cui è nato il gruppo Insigma. È davvero la mamma di questo colosso quotato sulla Borsa di Shanghai che è leader dei servizi tecnologici in Cina. Cinquemila impiegati, con centri di sviluppo softtware a Pechino, Shanghai, Hangzhou, Tokyo e New York e operazioni in 31 città nel mondo e un fatturato di 5,5 milioni di renmimbi (859 milioni di dollari).
Le attività del gruppo sono molteplici e la collaborazione con il mondo accademico è fondamentale: dalle soluzioni It per l’industria finanziaria di Wall Street, ai servizi per le società di sicurezza giapponesi, alle jv con gruppi del calibro di State Street Corporation, Fuji Electric Company, Hitachi Systems, Microsoft, Cisco, Ibm e Lenovo. Fino alla creazione delle smart city in patria.

LA PROPOSTA
Li Chwen ha dalla sua anche il fatto di essere la prima a presentare un’offerta vincolante per entrambe le società italiane in vendita. Come riportava il Sole 24 Ore, mentre per Sts la società del segnalamento ferroviario, gli interessamenti non sono mancati, per “Breda, dai conti in rosso, prima di quella cinese vere offerte non ce ne sono mai state”. “I cinesi creerebbero una «newco» italiana per acquisire Breda e Sts e gestirle in modo unitario. Il piano prevede il mantenimento dell’occupazione di circa 2.000 persone e dei tre stabilimenti di Breda, Pistoia, Napoli e Reggio Calabria, con uno sviluppo della capacità industriale e tecnologica e opportunità di nuove commesse in Asia e Stati Uniti, soprattutto nelle metropolitane, treni regionali e tram”, ha scritto Gianni Dragoni del quotidiano diretto da Roberto Napoletano.

La marcia su Roma di Li Chwen è iniziata.


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