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Benvenuti a Birmingham, il piccolo Califfato della Gran Bretagna

Sbaglia chi pensa che “l’invasione islamica” pronosticata da Michel Houellebecq sia prodotto dell’immaginazione e riguardi soltanto la Francia. La catena televisiva Fox News è finita al centro delle polemiche per avere sostenuto che nel Regno Unito ci sono cittadine totalmente musulmane, dove le altre comunità sono escluse e intimidite.

COME UN CALIFFATO

Ci sono città come Birmingham che sono totalmente musulmane e dove i non musulmani non si avventurano ad entrare”, ha detto il giornalista americano Steve Emerson davanti alle telecamere di Fox News. La presentatrice Jeanine Pirro l’ha interrotto per dire: “Sai cosa mi sembra, Steve?. È come se fosse un Califfato”. La rete ha dovuto chiedere scusa pubblicamente. I “brummies”, i cittadini locali, hanno replicato le accuse.

IL PROGETTO DELLA MECCA

Birmingham è una città inglese della regione di West Midlands. C’è anche una Mecca, con una sala giochi e bingo. Gli abitanti hanno nominato un califfo, l’artista Jasper Carrott, e hanno proposto che lo stadio dell’Aston Villa diventi un luogo di culto islamico. Il progetto architettonico è stato postato su Instagram.

POPOLAZIONE ISLAMICA

Dietro queste iniziative un po’ ironiche ci sono dati reali: Birmingham è il luogo con la proporzione più alta di musulmani in Gran Bretagna, circa il 22% della popolazione. In alcuni quartieri periferici come Washwood, Bordesley o Sparbrook, la proporzione supera il 70%. Prima della Grande Moschea di Roma la Moschea Centrale di Birmingham, con i due minareti e la cupola dorata, è stata la più grande di Europa.

CAVALLO DI TROIA

Mesi fa l’operazione “Cavallo di Troia” di Birmingham ha scatenato i servizi segreti inglesi. Si tratta di un presunto complotto per islamizzare le scuole pubbliche promuovendo il “salafismo” radicale. Secondo la stampa britannica, nel mirino dell’intelligence c’erano anche le moschee di Finsbury Park, Regents Park e Brixton a Londra e i tempi periferici di Sparbrook e Alum Rock. La polizia ha dovuto ammettere che sono state istallate 200 telecamere di sicurezza in un’operazione chiamata Project Champion per sorvegliare i quartieri musulmani.
La prevenzione non è stata eccessiva: mesi fa sei estremisti islamici sono stati arrestati a Birmingham con l’accusa di volere compiere un attentato contro una manifestazione del gruppo di ultradestra English Defence League (Edl).

CHARLIE HEBDO, LA CONDANNA

Dopo la strage di Charlie Hebdo, circa 6mila musulmani hanno partecipato alla preghiera del venerdì 9 gennaio per condannare l’azione terroristica a Parigi. L’imam di Birmingham ha detto durante la preghiera: “Questo non è islam. Dio ha creato il mondo come un giardino. Musulmani, ebrei, cristiani e induisti fanno parte di questo quel giardino come fiori diversi”. L’islam moderato a Birmingham è rappresentato dal giovane Muhammad Talha Bukhari.

TRA REALITY SHOW E MALALA

Per il Sunday Times, la fama di Birmingham come centro dell’islamismo mondiale è dovuta anche al successo nell’ultimo anno del reality show Benefits Streets, un programma televisivo che racconta la vita dei britannici che vivono in questo quartiere. Inoltre, Birmingham è la città adottiva del premio Nobel per la Pace più giovane della storia: Malala Yousafzai (qui il ritratto di Formiche.net). E’ nel quartiere di Alum Rock, ribattezzato Piccolo Pakistan, dove la ragazza si è ripresa dall’attentato che l’ha fatta diventare celebre a livello internazionale.


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