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Tutte le stranezze del superministro greco Yanis Varoufakis

La più grande paura del nuovo ministro dell’economia greco, Yanis Varoufakis (qui il ritratto di Formiche.net), è diventare un politico. Per questo, ora che è così vicino al potere, tiene pronta in tasca una lettera di dimissioni, nel caso non fosse in grado di tener fede alle sue promesse. “Né lo spread, né i bilanci generali, né gli accordi precedenti. Non penserò a nulla di tutto questo. Penserò alle parole di Lambros Moustakis, un senzatetto greco che ho conosciuto giorni fa”, ha scritto Varoufakis nel suo primo post da componente dell’esecutivo.

Moustakis non gli aveva chiesto nulla per se stesso, ma di fare qualcosa per chi in Grecia non è ancora arrivato a toccare il fondo. Questo incontro ha segnato profondamente il ministro greco, che ha confessato di aver pianto.

DIALOGO APERTO

“Non ho mai avuto l’intenzione di entrare nel gioco politico. Da quando è cominciata la crisi ho mantenuto la speranza di tenere aperto il dialogo con politici ragionevoli di diversi partiti”, ha scritto.

Il suo blog si trova all’indirizzo yanisvaroufakis.eu e ha questo titolo: “Pensieri per dopo il 2008”. Ha un design accattivante ed è ricco di video e podcast. Si tratta di un sito ben sviluppato, perché Varoufakis ha lavorato fino a poco tempo fa nella compagnia di videogiochi Valve Corporation. Usava il suo blog, con post scritti in inglese, anche per stimolare la discussione tra i suoi studenti.

POLITICA 2.0

Nonostante ora ad essere di tendenza siano i social network, Varoufakis resta un uomo dalle riflessioni ampie ed strutturate. I 140 caratteri di Twitter sono pochi per lui. Così, ha deciso di utilizzare il suo blog per mantenere aperto un canale di comunicazione con la popolazione: “Il tempo di parlare meno e fare è arrivato. Ma il mio piano è quello di sfidare questa premessa e continuare a scrivere qui, su questo blog, anche se questa è una pratica considerata normalmente irresponsabile per un ministro delle Finanze. Naturalmente, i miei post diventeranno più frequenti, ma più brevi. Spero di compensare ciò con opinioni succose, commenti e approfondimenti. Con la speranza di impegnarci tutti nel cambiare le prassi di un passato triste. Mantenere una linea aperta con il mondo esterno può essere un piccolo passo in quella direzione”.

L’ANIMA DELL’EUROPA

Fino a ieri Varoufakis era anche professore ordinario di Economia all’Università di Atene. Con una lunga esperienza all’estero in Australia e Stati Uniti, era considerato un ricercatore valido. Sul suo profilo Twitter si descrive come “autore di oscuri testi accademici”. Ora sarà protagonista di un tentativo di cambiare il Vecchio continente, perché è convinto che “l’Europa ha perso la sua anima e la sua integrità con questa crisi”. Prima di divenire ministro dell’Economia, Varoufakis contava 130mila follower sul social network. Un numero destinato ad aumentare nelle prossime ore.

UNA PROPOSTA “MODESTA

Per capire il pensiero economico di Varoufakis, basta rileggere con attenzione il documento “A modest proposal”, un testo scritto nel 2010 con altri economisti, dove si spiega la necessità di modificare le condizioni del debito greco. La formula per rilanciare l’economia europea, secondo l’economista, è quella di una sorta di nuovo Piano Marshall, con l’acquisto di titoli statali da parte della Bce (un percorso in parte iniziato, con il quantitative easing voluto da Mario Draghi).

MARXISTA ERRATICO

Varoufakis si considera un pragmatico che lancia dardi contro tutti. Autodefinitosi un “marxista erratico”, è un accademico eterodosso. Odia le generalizzazioni “perché sono il primo passo verso il razzismo puro” e non dà la colpa di tutto alla Germania. La sua idea è che c’è bisogno di un New Deal (europeo) per una nuova Bretton Woods (mondiale).

TRAGEDIA GRECA

Il neo ministro greco ha anche doti giornalistiche. Per il programma Channel 4 News ha realizzato un micro-documentario sulla crisi ellenica, con tanto di interviste e reportage da caffè, supermercati e fabbriche. Vestito con un’aderente giacca di pelle e con lo sguardo perduto all’orizzonte, in riva al mare, Varoufakis ha spiegato le cause e le possibile soluzioni dei dolori di Atene.


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