Skip to main content

Perché Tsipras non piace troppo a Israele

Continuano gli endorsement per Alexis Tsipras. Il leader greco è stato appoggiato anche dal presidente americano Barack Obama, che in un’intervista alla Cnn si è schierato a favore della sua filosofia sulla rinegoziazione del debito. “Non si può continuare a spremere Paesi in profonda depressione”, ha detto Obama. In Europa, invece, dopo l’avvicinamento a Vladimir Putin e le intese economiche con la Russia, il premier ellenico ha tenuto con successo un mini-tour anti-austerità a Londra, Roma, Parigi e Francoforte insieme al ministro dell’Economia, Yanis Varoufakis (qui il ritratto di Formiche.net).

Ora la priorità per la Grecia è strappare nuovi accordi per il pagamento del debito con il resto dell’Unione europea e con la Bce.

Ma in futuro, per molti osservatori, non saranno solo rose e fiori per il nuovo governo greco sul fronte internazionale. Nei dossier di politica estera di Tsipras, ad esempio, resta in attesa il dialogo con Israele. Il partito Syriza e il suo leader sono sempre stati critici verso Tel Aviv e, come ricorda l’ambasciatore israeliano ad Atene, Arye Mekel, non sono mai state risparmiate dichiarazioni anti-israeliane da parte degli esponenti del nuovo governo ellenico.

TSIPRAS CON IL KEFIAH

Più di una volta, Tsipras ha partecipato a manifestazioni in sostegno della Palestina, avvolto con la kefiah, simbolo della causa palestinese.

In un articolo pubblicato dal sito israeliano Arutz Sheva, l’ambasciatore Mekel ha detto che “non si può generalizzare, ma molti dirigenti di Syriza sono simpatizzanti della causa palestinese. Molti leader del partito hanno partecipato alle manifestazioni anti-israeliane durante l’Operazione Marge Protector la scorsa estate e almeno uno dei loro leader, Thodoris Dritsas (oggi nominato viceministro della Marina, ndr), è entrato con una flottiglia a Gaza”.

DIFESA E INTELLIGENCE

Israele ha rivolto pubblicamente a Tsipras gli auguri di buon lavoro e ha detto che “spera di poter continuare una fruttuosa cooperazione con il nuovo governo greco e mantenere speciali rapporti bilaterali”. Ma alcune voci sostengono che ci sia timore riguardo al futuro di alcuni accordi militari e d’intelligence, come lo scambio d’informazioni tra i rispettivi Servizi segreti.

CRISI CON LA TURCHIA

Dopo la crisi diplomatica tra Israele e Turchia in seguito all’attacco alla nave turca Mavi Marmara nel 2010, l’alleanza tra Grecia e Israele si era rafforzata. “La Grecia ha capito che per avere un’influenza regionale deve essere amico delle due parti, non solo di una”, ha scritto l’ambasciatore, sebbene il 69% dei greci confessi posizioni antisemite.

IDEE DI KAMMENOS

Tra questi c’è il nuovo ministro della Difesa greco, Panos Kammenos (qui il ritratto di Formiche.net). Qualche settimana fa, l’esponente del partito che regge il governo con Syriza è stato criticato per aver detto in un programma tv che gli ebrei pagano meno tasse rispetto agli altri cittadini.

IL SOGNO DI HAMAS

Hamas ha applaudito l’arrivo di Tsipras al potere. Il gruppo terrorista ha detto che si complimenta con il leader che ha manifestato contro i crimini, le aggressioni e il blocco di Gaza da parte di Israele. La speranza di Hamas – e allo stesso tempo l’incubo di Israele – è che Tsipras diventi un vero alleato della causa palestinese e la regione sia ancora più instabile.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter