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Ubi Banca, che cosa c’entra Giovanni Bazoli nell’inchiesta giudiziaria

Perquisizioni nelle sedi di Ubi banca questa mattina da parte della Guardia di
Finanza. Le perquisizioni sono state disposte dalla Procura di Bergamo.

IL FILONE

Nel nuovo filone d’inchiesta che riguarda Ubi Banca, diretto dal pm di Bergamo Fabio Pelosi e
svolto dal Nucleo di polizia valutaria della Gdf, sono indagati il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli nella qualità di presidente dell’Associazione banca lombarda e piemontese e i vertici di Ubi banca.

LE IPOTESI DI REATO

Nell’inchiesta che questa mattina ha determinato perquisizioni nelle sedi di Ubi Banca, Procura di Bergamo e Guardia di Finanza ipotizzano presunte irregolarità durante l’assemblea della banca del 2013, nel corso della quale sono stati eletti il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di gestione dell’istituto. In particolare – sempre secondo l’accusa – sarebbero state raccolte illegalmente deleghe in bianco e anche deleghe con firme falsificate.

LE PERQUISIZIONI

Oltre che nelle sedi di Ubi banca le perquisizioni, operate da militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, avvengono anche nella sede di Bergamo della Compagnia delle Opere e della Confiab (Confederazione degli artigiani di Bergamo).

LE IPOTESI DI REATO

Secondo quanto si apprende ai vertici di Ubi banca vengono contestate nuove ipotesi di reato rispetto a quelle già attribuite nello scorso mese di maggio. Nel maggio scorso l’inchiesta della Procura di Bergamo aveva contestato ai vertici di Ubi banca e anche di Ubi leasing i reati di ostacolo alle funzioni di vigilanza e solo a Ubi leasing quelli di truffa e riciclaggio. Il reato di ostacolo all’attività di vigilanza si riferiva a presunte, gravi anomalie nella modalità di comunicazione riguardo alle indicazioni dei vertici di Ubi-Banca, nata dalla fusione di Banca Popolare di Bergamo e altre Banche Popolari.

IL DOSSIER

Secondo l’accusa, due gruppi di azionisti di Ubi-Banca – l’Associazione Amici di Ubi e l’Associazione Banca Lombarda e Piemontese, quest’ultima presieduta da Bazoli – avrebbero messo in campo, senza che le autorità di vigilanza ne avessero compiuta conoscenza, un sistema di regole tale da predeterminare i vertici di Ubi-Banca. Quanto ai reati di truffa e riciclaggio contestati agli ex dirigenti di Ubi-Leasing la magistratura ipotizza gravi irregolarita’ nella compravendita di beni di lusso, tra i quali imbarcazioni e aeromobili. Tali beni – sempre secondo le ipotesi dell’accusa – venivano ceduti in leasing a persone fisiche e società.

LA DICHIARAZIONE DI BAZOLI

“Con riferimento alla recente attività investigativa disposta dalla Procura di Bergamo, di cui ha dato notizia la stampa – si legge in una nota diramata da Intesa – il Professor Bazoli osserva che essa afferisce al medesimo procedimento in corso dall’anno passato, dichiarando la propria totale estraneità ai fatti che sono oggetto delle nuove prospettazioni di indagine”.


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