In queste ore la situazione in Libia è drammaticamente precipitata. Le informazioni che si hanno sono poche, ma drammatiche.
Sappiamo della fuga degli italiani scortati dalla Marina militare, scappano perché la situazione è ormai ingestibile. Eppure là vivono milioni di persone innocenti e ora l’IS minaccia di soggiogare anche la Libia e dunque la minaccia anche per noi in Italia e per l’Europa, è diventata concreta, forte e da fronteggiare con determinazione.
Non so se le parole del ministro Gentiloni siano state imprudenti, ma certo è che l’Europa ora deve entrare in gioco come unità politica e militare. Servono in questa sfida il sostegno della Russia e degli USA. Non c’è speranza altrimenti, di domare questo incendio maligno che ha raggiunto le coste del mediterraneo, a poche centinaia di chilometri dalla Sicilia e dunque dall’Europa.
Navigando qua e là ho trovato un video che riprende un’anziana donna che rimprovera un gruppo di sedicenti militanti dell’IS. Dice parole di verità, con forza e serenità. Li invita a tornare a Dio, perché ora sono nelle braccia del demonio. Una rappresentazione efficace. Gli uomini la deridono, non l’ascoltano e spero che non le abbiano fatto niente. Ma per noi è importante sapere che questo IS rappresenta un cancro e un’anomalia anche per tutte le donne e gli uomini di fede musulmana che guardano alla pace come obiettivo supremo. Siamo uniti in questo, uniti contro una deriva totalitaria, violenta e votata solo alla distruzione.
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