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Chi era Andreas Lubitz, il copilota che ha fatto schiantare l’Airbus della Germanwings

Aveva 28 anni e, nonostante fosse stato assunto dalla Germanwings nel 2013, viveva ancora con i genitori. Andreas Lubitz, il copilota che si presume abbia fatto cadere martedì l’Airbus A320 nelle Alpi francesi, portando alla morte di 149 persone, era cresciuto in un quartiere tranquillo nel paesino tedesco di Montabaur, nella Renania Palatinato. Viveva nella periferia di Düsseldorf.

GUSTI MUSICALI

Gli piaceva la musica di David Guetta, Schiller e Paul Kalkbrenner, da quanto si può leggere sul profilo della sua pagina Facebook; pagina sospesa da quando si è saputo che è stato lui ad attivare la perdita di quota dell’aereo ed impedire al comandante di rientrare in cabina.

IPOTESI SUICIDA

Quando il pilota si è alzato per andare in bagno, Lubitz ha chiuso la porta a chiave e ha fatto precipitare il velivolo. “La volontà di distruggere l’aereo” è stata confermata dal procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin. Un’azione kamikaze-terrorista o semplicemente un gesto suicida? Nessuna ipotesi è scartata mentre è in corso l’inchiesta. Le autorità insistono che “non c’è una motivazione terroristica”, come ha detto il ministro dell’Interno francese, Thomas de Maizière.

FORMAZIONE E RICONOSCIMENTI 

Lubitz era stato assunto nel settembre 2013 ed aveva alle spalle 630 ore di volo. Ma l’ipotesi di un errore umano è esclusa perché era “assolutamente in grado di guidare da solo l’apparecchio”, ha detto il procuratore Robin.

Il ragazzo si era formato a Bremen e nella Scuola di volo di Lufthansa. La licenza per volare l’aveva ottenuta a giugno del 2010 e tra tre mesi avrebbe dovuto rinnovarla. A settembre del 2013 aveva ricevuto il prestigioso identificativo dell’Amministrazione federale di aviazione (FAA), dopo avere raggiunto gli standard formativi e medici.

COMPAGNI DEL CLUB DI VOLO

Faceva parte del club di volo senza motore LSC Westerwald di Montabaur, che nel sito web ha scritto martedì: “Andreas è morto come primo ufficiale di servizio nella catastrofe aerea”. “Aveva compiuto il suo sogno di volare – hanno aggiunto -, sogno che ha pagato caro con la sua vita”.
L’amministratore delegato Lufthansa, Carsten Spohr, ha detto in una conferenza stampa che questo è un caso isolato: “Siamo orgogliosi della selezione del nostro personale. Abbiamo piena fiducia in loro”.

SOSTEGNO JIHADISTA

Non ci sono informazioni sulla religione di Lubitz, ma tutta l’inchiesta ora si concentrerà sulla vita, condizioni psichico-fisiche e progetti del copilota. Quando si è saputa l’identità del pilota e copilota dell’aereo precipitato, è apparsa su Facebook la pagina “Andreas Lubitz, eroe dello Stato islamico”. I famigliari del giovane copilota sono sotto scorta della polizia francese.

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