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Chi è Pablo D’Ors, il consigliere di Papa Francesco che crede nel “celibato opzionale”

Mentre Papa Francesco sottolinea le differenze e la complementarietà tra uomo e donna, c’è chi all’interno della Chiesa cerca di spiegare il valore di quell’avvicinamento tra uomo e donna, l’importanza del legame matrimoniale e familiare, anche per i preti. Si tratta di Pablo d’Ors, un eclettico sacerdote che scrive romanzi d’amore e ora è consigliere del Pontificio Consiglio della cultura del Vaticano.

Questo dicastero della Curia romana (in latino Pontificium Consilium de Cultura) è stato creato nel 1982 da Giovanni Paolo II ed ha le funzioni del Ministero della Cultura dello Stato Vaticano.

CHI È D’ORS

Pablo d’Ors era direttore del Laboratorio di scrittura teatrale a Madrid quando è stato richiamato da Papa Francesco per fare il consigliere culturale del Vaticano. Scrittore e filosofo, D’Ors è figlio d’arte, nipote del famoso critico d’arte Eugenio d’Ors. È uno scrittore di successo, tra saggi e romanzi: autore di Le Avventure dello stampatore Zollinger (2010) e Biografia del silenzio (2014. Recentemente ha pubblicato con Quodlibet L’amico del deserto (2015).

GLI ANNI A ROMA

Dopo la laurea a New York, D’Ors ha studiato Filosofia e teologia a Roma, Praga e Vienna. Nel 1996 è stato discepolo del teologo Elmar Salmann. Il suo impegno sociale l’ha portato in Honduras. L’incontro con il gesuita Franz Jalics è stato decisivo: ha fondato l’associazione “Amigos del Desierto”, con l’obiettivo di approfondire la dimensione contemplativa della vita cristiana.

L’OPZIONE DEL CELIBATO

D’Ors detta corsi intensivi di “preghiera contemplativa” e sostiene malati terminali nell’ospedale Ramón y Cajal di Madrid. Non condivide l’idea che la Chiesa cattolica dovrebbe sopprimere il celibato, ma pensa che dovrebbe essere opzionale. In un’intervista al sito Periodista Digital ha detto: “Personalmente credo nella vocazione al celibato e la difendo, ma dovrebbe essere una scelta per i sacerdoti”:

ROMANZI D’AMORE

Alla domanda se qualcuno ha mai contestato il fatto che essendo prete scrive romanzi dove racconta storie di amore e passione, D’Ors ha assicurato che non è mai successo: “Forse perché chi potrebbe dirmelo non legge romanzi, ma anche perché sanno che il vantaggio di scrivere romanzi è che uno sempre può dire che si tratta di fiction”.

UNA PERSONA NORMALE

D’Ors ammette che ha molti lettori che si sono avvicinati ai suoi libri per diventare prete: “La Spagna è un Paese con una lunga tradizione anti-clericale, per cui non posso dire che l’essere prete mi ha facilitato le cose per entrare nel mondo della narrativa. Ho dovuto dimostrare prima che sono una persona normale e dopo che sono uno scrittore decente. Solo allora alcuni mi hanno concesso il beneficio del dubbio”.

CONTRO LA GIOVENTÙ

Uno dei libri di D’Ors si chiama Contra la gioventù (Galaxia Gutenberg) e parla, secondo le parole dell’autore, “dell’immaturità che caratterizza la gioventù. Non sapere o non volere maturare presuppone continuare a seguire ideali utopici e negare di affrontare la realtà. Oggi, almeno in Europa, l’adolescenza e la gioventù sono praticamente la stessa cosa: quello stato intermedio tra infanzia e vita adulta”.



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