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Perché dal Covolo e Massolo si alleano

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori, pubblichiamo un estratto dell’articolo di Antonino D’Anna uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi.

Per ulteriori informazioni si può leggere questo articolo pubblicato ieri su Formiche.net

Qui le foto di Umberto Pizzi

La Pontificia Università Lateranense (Pul) e gli 007 italiani, un binomio che nasce da un accordo e permetterà ai nostri servizi segreti di fare formazione, offrire borse di studio e cercare personale.

Tutto comincia con un dibattito pubblico sulle emergenze internazionali in programma oggi 29 aprile a Roma alle 15 nell’Aula magna dell’università, con ospiti importanti: a fare gli onori di casa il rettore della Pul monsignor Enrico dal Covolo, tra i relatori il direttore generale del Dis (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza) che ha assorbito il vecchio Cesis, l’organo di coordinamento dei servizi segreti italiani, ambasciatore Giampiero Massolo. Gli ospiti sono di prestigio e tra questi vi è il comandante della Gendarmeria vaticana Domenico Giani. Modera il professor Marcello Volpe, incaricato di diritto internazionale della Pul.

(CHI C’ERA CON DAL COVOLO E MASSOLO ALLA LATERANENSE. FOTO DI UMBERTO PIZZI)

LE PAROLE DELLA PUL

Don Mirko Integlia, segretario particolare di dal Covolo, spiega i temi dell’accordo: “Il Dis ci ha contattato perché è da diversi mesi che vogliono entrare nelle università. Il loro scopo è far conoscere le tematiche legate alla sicurezza nazionale e internazionale”. E spiega che gli 007 “ci hanno contattato per cercare di capire se da parte nostra ci potesse essere un’interesse a quest’esperienza; loro sarebbero venuti, ci avrebbero contattato per una lezione e sarebbe finita lì. Poi il dialogo si è approfondito e abbiamo formulato insieme un’intesa, un accordo quadro”.

I PUNTI DELL’INTESA

Un accordo che prevede diversi punti: il primo è i progetti formativi comuni, in particolare l’ingresso del Dis nel Centro per gli Alti Studi della Pul. Si prevede che dal prossimo anno accademico le nostre facoltà giuridiche e il Dis faranno un corso di alta formazione insieme. L’accordo è tra l’Institutum Utriusque Iuris, che comprende Diritto Civile, Canonico e l’Utroque, il misto che le comprende entramde, e il Dipartimento.

Don Integlia sottolinea che “da una parte abbiamo il percorso comune di formazione da far partire l’anno prossimo: il 95% dei nostri studenti delle facoltà giuridiche sono laici che escono di qui e fanno le professioni più diverse, quindi anche molti impegnati in ambiti vicini alle tematiche del Dis: diritti umani, crisi umanitarie e così via”.

Il secondo punto dell’accordo? “Il Dis”, dice don Integlia, “ha espresso la sua disponibilità a finanziare borse di studio per studenti che provengono dal Medio Oriente. È una cosa molto bella e interessante: per aiutare il Medio Oriente a risorgere con la cultura, saranno individuati dei profili di studenti del M.O., in particolare il Dis ci segnala quelli della Siria, dove hanno contatti con la locale comunità religiosa”. Il Dipartimento mette a disposizione borse di studio per i corsi di laurea delle facoltà giuridiche che ai corsi di formazioni congiunti tra Lateranense e Dis.

Infine il terzo punto d’accordo: lo screening degli studenti. Il Dis già domani per esempio prenderà dei questionari conoscitivi e poi sulla base dei questionari selezioneranno delle persone per dei colloqui conoscitivi.

Titolo dell’incontro? Shomèr, che in ebraico vuol dire “sentinella”.

(IL RESOCONTO DELLA PRESENTAZIONE DELL’INTESA)

(CHI C’ERA CON DAL COVOLO E MASSOLO ALLA LATERANENSE. FOTO DI UMBERTO PIZZI)



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