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Whirlpool, Ilva e contratto. Ecco l’agenda di Palombella (Uilm)

Piattaforme contrattuali comuni, crisi aziendali, obiettivi della Uilm. L’agenda dei metalmeccanici della Uil capitanati da Rocco Palombella è stata illustrata dal leader della Uilm nel corso dell’assemblea in corso a Chianciano Terme.

LE PAROLE DI PALOMBELLA

“Penso che il tempo a nostra disposizione sia ormai scaduto. Non possiamo aspettare ancora”. E’ quello che ha detto Palombella, segretario generale della Uilm, nel corso della terza assemblea nazionale dei metalmeccanici Uil che oggi termina i propri lavori a Chianciano Terme.

LE PROSSIME TAPPE PER LA UILM

“Abbiamo concordato – ha sottolineato il leader della Uilm – di tenere giovedì 28 maggio l’ultima riunione con i tre segretari generali per stabilire se ci sono le condizioni per andare avanti oppure per dichiarare definitivamente l’impossibilità a fare una piattaforma comune”.

LE PROSPETTIVE CON LA FIM

“Penso senza ombra di dubbio – ha aggiunto Palombella – che con la Fim dobbiamo riconfermare l’esperienza strategica che ci ha consentito dal 2001 al 2012 di rinnovare i contratti. Adesso, bisogna continuare a trovare una convergenza sui contenuti rivendicativi. Da subito, a partire da questa assemblea, dobbiamo avviare un percorso stringente per dotarci di una nostra piattaforma che ci consente di garantire una richiesta salariale, con l’attuale meccanismo di calcolo, visto che al momento non ci sono altri sistemi, se non quello dell’Ipca”.

I DOSSIER DELLE CRISI

Palombella ha anche delineato le vertenze simbolo della crisi industriale, evidenziando tra le altre le vicende riguardanti Whirlpool e Ilva: “Dopo circa un mese di trattativa – ha detto – sia in sede aziendale che in quella ministeriale, alcune soluzioni prospettate in questi giorni da Whirpool, non sono sufficienti per scongiurare le chiusure annunciate e l’alto numero di eccedenze. Abbiamo convocato assemblee su tutti i posti di lavoro e abbiamo dichiarato 8 ore  di sciopero in tutto il gruppo per il 12 giugno, con manifestazione a Varese. Chiederemo il coinvolgimento della presidenza del Consiglio per il ritiro di questo piano industriale. Ovviamente, rifiuteremo qualsiasi incontro in sede aziendale fino a quando non ci saranno modifiche sostanziali al piano”.

COSA SUCCEDE ALL’ILVA

Poi il leader della Uilm ha affontato la situazione dell’Ilva:”Gli impiant – ha ricordato Palombella – sono quasi del tutto fermi e si è in forte ritardo per quanto riguarda il loro adeguamento secondo il programma previsto dai vari decreti legislativi. Migliaia di lavoratori sono in contratti di solidarietà e nonostante le innumerevoli leggi, al momento non si intravedono soluzioni concrete.  Ci auguriamo che anche la costituzione più volte annunciata da parte del governo della Newco, sia in grado di far ripartire gli investimenti tecnologici: condizione necessaria per rilanciare la produzione”.

Qui alcuni approfondimenti di Formiche.net su Ilva e fondo salva imprese con le opinioni di Franco Debenedetti, Giuseppe Pennisi e Riccardo Gallo. Il dibattito continua.

Foto di Lucia Pinto


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