Quando lo scorso giugno Fiamma Nirenstein perse le elezioni per la presidenza della Comunità Ebraica di Roma non aveva immaginato (o forse sì) che la politica, questa volta dalla sua seconda Patria, Israele, teneva in serbo per lei un altro ruolo molto più importante.
LE PAROLE DEL PREMIER
Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato la scelta di Fiamma Nirenstein come nuova ambasciatrice di Israele in Italia. “Sono convinto che Nirenstein avrà successo nel rendere più profonde le relazioni tra Israele e Italia, un Paese nostro stretto amico”, ha detto il premier.
(Fiamma Nirenstein, nuovo ambasciatore di Israele in Italia, vista da Umberto Pizzi. Le foto)
LA BIOGRAFIA
Scrittrice e giornalista, Nirenstein è nata a Firenze nel 1945. Si è laureata in Storia Moderna, ma ha cominciato la sua carriera giornalistica con la fondazione di un mensile femminista chiamato Rosa. Dopo avere seguito la politica interna per i più importanti settimanali italiani, si è appassionata alla politica estera. Ha vissuto negli Stati Uniti, dove era corrispondente di Epoca, ed è riuscita a intervistare leader mondiali come Bill Clinton, Rajiv Ghandi, Nelson Mandela, Vaclav Havel, Arafat, Yzhak Rabin, Ariel Sharon e Abu Mazen.
LA POLITICA
Nirenstein è considerato un esponente e politico di centrodestra (è stata deputato del Pdl), comunque ha un passato di sinistra, come ricorda Pierluigi Battista nella recensione del libro A Gerusalemme pubblicato nel 2012: “Il racconto di una “una città speciale, trattata dalla Nirenstein con una sensibilità anch’essa speciale, mai neutrale e asettica: la sensibilità di una donna ebrea, italiana, con un passato politico di sinistra oggi rivisitato e arricchito con nuovi punti di vista”.
(Fiamma Nirenstein, nuovo ambasciatore di Israele in Italia, vista da Umberto Pizzi. Le foto)
LA VITA
Tra il 1993 e il 1994 ha vissuto a Tel Aviv, dove lavorava all’Istituto Italiano di Cultura. Dopo si è trasferita a Gerusalemme e ha cominciato l’impegno per la pace nello Stato di Israele. Nirenstein è stata inserita a giugno del 2011 nella lista dei “50 ebrei più influenti del mondo” del quotidiano Jerusalem Post. Oltre che per la sua pagina web, scrive per un blog sul Times of Israel.
LA CARRIERA
È stata inviata dal Medio Oriente per Il Giornale e di Medio Oriente ne ha scritto per 15 anni sulle pagine della Stampa. Deputata con il Popolo della Libertà, ha seguito i lavori come vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari.
IL FIUTO
Dal 1998 aveva previsto le prime minacce terroristiche nei discorsi di Bin Laden e gli attentati suicidi degli estremisti islamici. Ma la produzione intellettuale di Nirenstein non si limita al giornalismo: ha scritto dieci libri, tutti su Israele, dove è andata a vivere alla fine del mandato legislativo per compiere l’aliyah, ritorno degli ebrei in terra d’Israele.
(Fiamma Nirenstein, nuovo ambasciatore di Israele in Italia, vista da Umberto Pizzi. Le foto)
IL PRIMO COMMENTO
“Sono contenta, onorata, orgogliosa, commossa, emozionata, e rifletto sul lavoro che mi prospetta”, ha detto in un’intervista a Repubblica. “So che un ambasciatore deve avere un solo passaporto. Quindi sì, rinuncerò alla cittadinanza e a tanti altri incarichi, compreso quello nella Comunità ebraica romana, ma considero questa proposta la prosecuzione naturale di quanto ho fatto nella mia vita, con i miei libri, i miei articoli… Ora che sono israeliana, penso che quell’impegno abbia la sua compiutezza: Israele è un Paese eroicamente democratico circondato da tanta maldicenza e molte menzogne”.
LA TEMPISTICA
Resta aspettare l’approvazione del Parlamento israeliano, che deve votare la proposta di Netanyahu; l’effettiva rinuncia alla cittadinanza italiana e la fine del mandato dell’attuale ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon, perché Nirenstein possa prendere l’incarico nel 2016.