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Chi sono gli hacker di auto assunti da Uber

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Uber Technologies Inc ha assunto Charlie Miller e Chris Valasek – i migliori informatici in circolazione in fatto di sicurezza dei veicoli, secondo molti addetti ai lavori – per “continuare a costruire una sicurezza di classe mondiale e il programma di sicurezza di Uber”, ha scritto Reuters qualche giorno fa.

I due ricercatori si uniranno alla società Advanced Technologies Center, un laboratorio di ricerca aperto da Uber a Pittsburgh nel mese di febbraio, per affiancare le decine di esperti in automobili self-driven “noleggiati” dalla Carnegie Mellon University.

DA INFORMATICO A HACKER IL PASSO È BREVE

Charlie Miller, che ha già lavorato in Twitter e Chris Valasek, dalla società di sicurezza IOActive, si sono dimessi dai rispettivi posti di lavoro per unirsi alla compagnia di San Francisco.

Se l’assunzione di due “top vehicle security researchers” da parte di una società di servizi taxi suscita poco scalpore, basta ricordare che un mese fa il duo in questione ha dimostrato, in un esperimento controllato, di poter hackerare una jeep in movimento e manovrarne non solo climatizzatore, impianto stereo e pannello touch, ma anche tergicristalli, trasmissione, freni e sterzo.

SOLO I MIGLIORI IN CIRCOLAZIONE

Le recenti assunzioni sono soltanto l’ultima conquista della start-up californiana dal modico valore stimato di 50 miliardi di dollari. Quest’anno infatti, Uber ha preso con sè Joe Sullivan, un affermato ingegnere della sicurezza delle informazioni “rubato” a Facebook. Sempre nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha strappato talenti provenienti da diverse divisioni di Google, accaparrandosi più di cento ingegneri.

L’AUTO DEL FUTURO TI GUIDERÀ LEI

Il team lavorerà sulla mappatura, la sicurezza dei veicoli e la loro autonomia, sullo sviluppo di software e hardware per il sistema di sicurezza, l’analisi dei difetti di sistema e l’individuazione di problemi di protezione. La società di ride-sharing fa sapere che la sua ricerca per un’automobile autonoma è alle primissime fasi, aggiungendo però di considerare l’iniziativa una scommessa a lungo termine.

Nell’immaginario di Uber infatti ci sono self-driven car che potrebbero sostituire un giorno le centinaia di migliaia di conducenti all’attivo. Mentre la società fondata da Travis Kalanick e Garrett Camp si sta addentrando sempre di più nel campo delle auto autonome, Miller e Valasek potrebbero aiutare l’azienda a rendere questa tecnologia più sicura o meglio… “ a prova di hacker”.



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