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Inps, così Boeri fa lievitare le trattenute sindacali

Tensioni tra i sindacati e i vertici dell’Inps. Si dirà: e dov’è la notizia? In effetti negli ultimi tempi non mancano i motivi di frizioni tra il presidente dell’istituto, l’economista Tito Boeri, e le organizzazioni sindacali.

I vertici di Cgil, Cisl e Uil, ma non solo, temono interventi prossimi venturi sulle pensioni da parte del governo, sono in allerta sul tema della flessibilità in uscita rilanciata da Boeri e allo studio dell’esecutivo, e non stanno vivendo serenamente l’operazione trasparenza avviata dall’economista bocconiano che cerca anche, forse solo indirettamente, di mettere alla berlina sinecure e sperequazioni. Per non parlare delle intenzioni prospettate sui pensionati che sono andati a vivere all’estero (qui l’articolo dell’esperto Giuliano Cazzola)

Ma l’ultimo motivo di tensione riguarda le trattenute sindacali. Secondo le indiscrezioni raccolte da Formiche.net, i vertici dell’Inps hanno sospeso le convenzioni attraverso cui in passato l’istituto di previdenza effettuavano il prelievo.

A scatenare malumori e latenti proteste nei sindacati, in particolare quelli dei dirigenti, c’è il progetto della presidenza dell’Inps di proporre un nuovo schema di convenzione che – secondo quanto si mormora tra le federazioni dei dirigenti – provocherebbe un aggravio a danno dei pensionati e a beneficio anche dell’Inps.

Dice una fonte interna dell’istituto a Formiche.net: “Invece di 6 euro al mese l’Inps punta a trattenere 40 euro al mese come se si trattasse di dirigenti ancora in attività”. Il timore dei sindacati una cancellazione in massa dei pensionati dai sindacati.


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