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Perché le sortite di Boeri sulle pensioni non convincono

Di fronte alla pervicacia del Prof. Boeri si resta esterrefatti. In nome di un malinteso senso di equità il presidente dell’Inps continua imperterrito nella sua azione denigratoria nei confronti di pensionati che hanno, secondo lui, il torto di essere titolari di una pensione medio-alta generata da contributi rilevantissimi e nel rispetto delle regole vigenti.

Boeri con questo documento criminalizza il 10% dei pensionati in quanto titolari di pensioni medio-alte dimenticando la loro enorme partecipazione al gettito Irpef. Il Presidente Inps maliziosamente non ricorda che la stragrande maggioranza di questi pensionati paga già contributi di solidarietà e che subiscono gli effetti negativi di ripetuti blocchi perequativi dei loro trattamenti. Sono pensioni che per effetto combinato delle misure sopra richiamate, hanno perso una quota stimata fra il 15 ed il 20% del loro potere d’acquisto.

Boeri genera ansia e scontro sociale: non pensiamo sia questo che il Governo vuole. Chiediamo con forza si metta fine a questa gogna mediatica nei confronti di lavoratori in pensione che hanno sempre fatto con grande onestà il loro dovere sul piano sociale, professionale e fiscale.

La solidarietà e l’equità sono valori fondamentali che vanno perseguiti attraverso la fiscalità generale, contrastando l’evasione, la corruzione, il sommerso e non continuando in una politica miope di mera redistribuzione del reddito.

 


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