“Corriere della Sera, leadership confermata per carta e digitale”, è il titolo con cui oggi il quotidiano diretto da Luciano Fontana presenta i dati diffusi da Ads sulla base delle statistiche degli editori.
“Repubblica è prima nelle edicole italiane”, è il titolo del quotidiano diretto da Ezio Mauro sulla base degli stessi dati Ads.
Questione, dunque, di punti di vista. O meglio, questione di numeri considerati: se quelli della diffusione totale (che comprende edicola, abbonamenti, vendite dirette e copie digitali) oppure quelli di sotto insiemi, come ad esempio le copie vendute in edicola.
Per questo il quotidiano del gruppo l’Espresso festeggia: “Ancora in testa: a settembre 2015, il quotidiano la Repubblica mantiene il primato delle copie vendute nelle edicole italiane”: Repubblica 230.015 copie come media giornaliera del mese. Il giornale diretto da Ezio Mauro – si legge su Repubblica – distacca il suo diretto concorrente, Il Corriere della Sera, fermo a quota 225.935, di oltre 4 mila copie al giorno.
Il quotidiano di Rcs ricorda che “il Corriere della Sera conferma anche in settembre la leadership per diffusione fra i quotidiani italiani, con una media di oltre 369mila copie giornaliere, somma di quelle cartacee e digitali”. “Al secondo posto – aggiunge il giornale diretto da Fontana – sempre Il Sole 24 Ore con oltre 368mila copie medie totali, mentre terza è Repubblica a quota 327mila”.
Su Repubblica, invece, in nessuna classifica compare Il Sole 24 Ore. Come mai?
Il quotidiano diretto da Roberto Napoletano, quanto a diffusione totale (cartacea+digitale), scrive: “Il Corriere della Sera primo con 369.390 copie, poi Il Sole con 368.754, terza Repubblica con 327.328”.
Il Corriere della Sera – come il Sole – sottolinea che “guardando alle sole copie digitali, diffuse fondamentalmente su tablet, in testa è Il Sole 24 Ore con oltre 233mila, ben superiori a quelle cartacee (145mila). In seconda posizione il Corriere con oltre 80mila copie, mentre Repubblica è terza con 57mila copie”.
Evidentemente – si dice in ambienti giornalistici – il nodo del contendere è il numero delle copie digitali dichiarate dal gruppo Sole 24 Ore che non tutti, forse, riconoscono.