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Parigi sotto attacco. L’Europa sia unita

Gli attacchi terroristici che hanno colpito Parigi ci lasciano senza parole. Sempre più violenti e frequenti. I terroristi dell’IS sono diventati più aggressivi, più sicuri di sé. Questo deve farci reagire, fortemente, con determinazione e in modo unanime.

Non ci sono parole per descrivere il profondo dolore che ci tormenta in questi giorni. Ben 129 morti, oltre 300 feriti di cui ben 99 gravi, secondo Ansa. Il nostro pensiero è alle vittime e alle loro famiglie.

Dobbiamo scongiurare, però, l’odio generalizzato nei confronti delle persone di fede musulmana. Da Roma a Berlino anche i musulmani sono scesi in piazza per essere vicini al popolo francese. Si leggono titoli di giornale osceni, si sentono reazioni scomposte e violente da parte di esponenti politici di partiti xenofobi che da questa tragedia traggono profitto elettorale. Una vergogna. Un’oscenità.

Dobbiamo reagire come europei oggi, uniti nelle nostre diversità. Non è una contrapposizione tra cristiani e musulmani, ma una contrapposizione tra persone per bene e assassini. E questo non ha niente a che vedere con la propria fede.

Uniti, musulmani, cattolici, protestanti, atei o qualsiasi altra confessione, come persone che hanno a cuore la libertà, la democrazia e la vita. Uniti, per arginare le ondate di odio e violenza di questi fanatici assassini. Uniti per costruire la pace.



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