Il 19 novembre scorso si è svolto l’incontro relativo alle procedure ex art. 47 L. 428/90 operazione che dà avvio al nuovo soggetto industriale composto da Agusta Westland, Alenia Aermacchi, Selex ES, Oto Melara e Wass: la nuova Finmeccanica One Company.
La nuova azienda perderà la caratteristica di holding finanziaria e assumerà la dimensione industriale operando nei mercati dell’Aeronautica, Elicotteristica, Elettronica per la Difesa e Sistemi e occuperà 27.130 persone.
La procedura sottoscritta da Fim e Uilm prevede che ai lavoratori, che transiteranno senza soluzione di continuità nella nuova società, sarà applicato il CCNL Metalmeccanico. A questi continueranno ad essere garantiti gli attuali trattamenti economici e normativi in atto nelle rispettive Società o in caso di accordo sindacale, quelli che potranno essere frutto della contrattazione di secondo livello in corso con Finmeccanica: il TFR maturato in capo alle varie società sarà trasferito a Finmeccanica.
Il passaggio diretto non implicherà l’attivazione di un nuovo contratto di assunzione e quindi resteranno inalterate le tutele previste dall’art.18 ante Jobs Act.
Sarà trasferita alla nuova società la possibilità – prevista dagli accordi sindacali precedenti – di utilizzo degli ammortizzatori sociali eventualmente in corso nelle aziende fuse o cedute, così come la mobilità (legge223/91) e l’utilizzo di quanto previsto dall’art. 4 della “Legge Fornero” che consentono lo “scivolo pensionistico” sino a conclusione dei precedenti piani di gestione degli esuberi.
Viene inoltre previsto che la gestione degli effetti dell’implementazione del nuovo assetto organizzativo societario, comprese le eventuali insaturazioni o eccedenze di personale che possano generarsi dalla sovrapposizione delle varie società, dovrà prevedere specifici tavoli di confronto sindacale per negoziare le soluzioni più idonee a gestire le varie situazioni.
Relativamente alle eventuali eccedenze, l’azienda ha chiarito che queste potrebbero riguardare personale indiretto di staff mentre non si prevede alcuna tensione occupazionale per gli ambiti produttivi. Questo tema era assolutamente noto alle organizzazioni sindacali al punto che anche durante la discussione relativa al contratto di secondo livello, la stessa azienda aveva identificato come potenziali strumenti per evitare impatti occupazionali, l’attivazione di azioni di formazione e riqualificazione del personale eventualmente coinvolto e l’insourcing di attività.
Il testo sottoscritto non rappresenta pertanto nessun pre-accordo né tantomeno l’autorizzazione all’azienda a procedere a licenziamenti, come qualcuno strumentalmente ha cercato di far passare. La sottoscrizione dell’esperita procedura consente a Fim e Uilm di vincolare l’azienda al confronto e al negoziato per la ricerca delle soluzioni alternative più idonee ad evitare licenziamenti unilaterali.
E stata inoltre sottoscritta, sempre da Fim e Uilm l’esperita procedura ex art.47 L.428/90 relativa alla cessione del ramo Real Estate e Facility Management di Alenia Aermacchi e Selex Es e dei 105 lavoratori oggi in distacco a FGS (società controllata al 100% da Finmeccanica): a questi saranno garantiti i medesimi trattamenti precedentemente descritti per le altre cessioni. Nei primi mesi del 2016 potrebbe essere attivata una procedura di cessione relativa al ramo d’azienda e al personale oggi in distacco da Agusta Westland (43), Oto Melara (3) e Wass (3). La decisione in tal senso non è ancora stata assunta pertanto i lavoratori transiteranno in Finmeccanica e continueranno ad operare in distacco presso FGS che è un’azienda in crescita e quindi non ci sarà alcun rischio di riduzione del personale.
Infine, in una lettera a latere, l’azienda si è impegnata con Fim e Uilm ad attivare specifici tavoli di confronto per affrontare le evoluzioni relative al personale delle società controllate dalle cinque aziende oggetto del processo di divisionalizzazione. Tra queste l’emergenza è data dalla precaria situazione dei lavoratori di SE.MA i cui ammortizzatori sociali scadono alla fine del 2015 e di ED Contact per i quali diventa importante prevedere l’attivazione veloce di un confronto. Come Fim Cisl, riteniamo di aver fatto ancora una volta il nostro dovere per rappresentare e tutelare al meglio i lavoratori. Lo abbiamo fatto nella convinzione che anche i problemi più difficili vanno affrontati con determinazione e fermezza, ma nella consapevolezza che le aziende si condizionano con gli accordi, come dimostrano i contratti nazionali firmati d Fim e Uilm. Chi non firma i contratti ma si tiene ben stretti i benefici di quelli firmati da altri (soldi e diritti), non può certo dare lezione di come si tutelano le lavoratrici e i lavoratori. Nel frattempo il confronto sul contratto di Secondo Livello Finmeccanica proseguirà il 24, 25 e 26 novembre prossimi.
Zanocco Michele, segretario nazionale FIM CISL