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Parigi, cosa mi aspetto dalla Conferenza sul clima

Di Cesare Avenia
Banda larga

La 21esima sessione della Conferenza delle Parti (Cop 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è una tappa di cruciale importanza per limitare il riscaldamento globale. La scienza concorda sul fatto che il riscaldamento climatico esiste ed è primariamente collegato alle emissioni umane di gas a effetto serra, a loro volta connesse ai consumi umani di energia di origine fossile. Si tratta di un processo preoccupante, dal momento che tale riscaldamento origina numerosi conseguenti fenomeni di alterazione in tutti i comparti ambientali, e già oggi i suoi effetti sono ben visibili a livello fisico e biologico. La nostra esperienza quotidiana sul cambiamento climatico accresce in tutti noi il senso di urgenza per un intervento netto e repentino. Bisogna quindi intervenire, smettendo di disegnare il mondo che vorremmo e cominciando a percorrere il cammino che serve per realizzarlo, partendo da una sfida politica e sociale che si realizzi con il pieno coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali, con le organizzazioni della società civile, delle imprese e dei singoli individui. Solo l’adozione di buone pratiche comportamentali e il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie necessarie a una transizione verso economie ecologicamente sostenibili renderanno possibile questo cambiamento.

Come ha affermato Papa Francesco all’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso 25 settembre, grande è la responsabi­lità di tutti sul rispetto dell’ambiente, sulle drammatiche situazioni di esclusione e di iniquità mondiale e grande è la speranza verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in cui povertà, malattie, guerre e parità di genere sono al centro delle riflessioni e degli impegni futuri. Ericsson è impegnata a contribuire agli obiettivi e alle sfide globali per l’umanità (Global Goals), con la convinzione che l’Information and communication technology (Ict) sia il cuore e l’abilitatore fondamentale per il loro raggiungimento.

Entro il 2020 il 90% della popolazione mondiale avrà accesso alle reti a banda larga mobile e questo rappresenta un’opportunità senza precedenti per affrontare le sfide globali di sviluppo sostenibile. La profonda trasformazione della nostra vita, delle imprese e della società nel suo insieme, guidata dall’Ict, evidenzia come l’innovazione abbia un ruolo sempre più strategico per sostenere lo sviluppo sociale, culturale ed economico di un Paese a livello globale. Ericsson è uno dei principali sostenitori della tecnologia e dimostra da anni gli effetti positivi che questa può avere sulla società: sono molteplici, infatti, le iniziative realizzate a favore dello sviluppo di reti e servizi. Con i programmi Technology for good ha reso le comunicazioni mobili più accessibili e convenienti e ha garantito maggiore impegno nei confronti delle pratiche di business responsabile, con un focus sui diritti umani e sulle misure anticorruzione.

Molte tra le maggiori sfide globali – come ad esempio l’urbanizzazione, i cambiamenti climatici e la povertà – possono beneficiare delle solu­zioni offerte dalla banda larga mobile. Questa è la dimostrazione che la sostenibilità può diventare sempre più un elemento di differenziazione competitiva lungo la catena del valore, ovunque le aziende facciano busi­ness, creando valore per l’ambiente e impegnandosi a essere sostenibili e responsabili in tutto ciò che fanno. Sono già molti i casi di successo dei servizi di Ict innovativi che abbiamo sostenuto guardando alla sostenibilità ambientale; questi hanno già permesso di migliorare la vita dei cittadini attraverso nuove reti digitali e servizi avanzati per le utility, sistemi intelligenti di trasporto, smart working, Pubblica amministrazione digitale e, infine, iniziative di education e telemedicina. Le infrastrutture Ict offrono opportunità d’investimento in soluzioni sostenibili che possono erogare servizi di base quali trasporto, riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, utilizzando le risorse in modo efficiente, con il fine di con­tribuire allo sviluppo sostenibile di tutte le aree del pianeta.

I sistemi intelligenti di trasporto e di comunicazione sono un esempio di come le emissioni possano essere ridotte grazie a un network di persone, strade e veicoli collegati fra loro, che supporta il telelavoro e la dematerializzazione e che consente di comunicare gli itinerari stradali, oltre a fornire guide e informazioni sul traffico. Le tecnologie possono quindi giocare un ruolo fondamentale nel migliorare i servizi di base, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2 sia sostituendo i prodotti fisici con i servizi sia aiutando la società a utilizzare le risorse in modo più efficiente, accelerando così il passaggio dal mondo delle infrastrutture fisiche a quello delle infrastrutture virtuali. È importante rendere le comunicazioni mobili più sostenibili e accessibili, così come dimostrare il ruolo positivo della tecnologia, laddove possa dare forma a economie a bassa emissione, incrementare l’accesso all’istruzione e contribuire ad altre questioni di tipo umanitario come quella dei rifugiati, la pace, la risoluzione dei conflitti e l’intervento in caso di catastrofi. Tra i messaggi più forti vi è quello di un’ecologia integrale con il quale anche Papa Francesco ci ricorda quanto gli aspetti sociali, ambientali ed economici siano intimamente legati tra loro. Con gli obiettivi del 2030 che incombono, non ci sarà alcuna possibilità per una lenta, prudente o gradua­le adozione di nuovi approcci: per questo è importante l’impegno di tutti.

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