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Banca Etruria, papà e i miei amici. Parla Maria Elena Boschi

Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, si è difesa stamattina alla Camera per rispondere alla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle.

Ecco i passaggi salienti del ministro Boschi:

Se fosse coinvolta la mia famiglia io mi dimetterei. Se mio padre ha sbagliato deve pagare, ma se ha sbagliato non può essere giudicato da un tribunale dei talk show. In tutta onestà vorrei chiedere a quest’aula dov’è il favoritismo nell’aver fatto perdere a mio padre l’incarico come a tutti gli altri membri del cda?

Vorrei chiedere in tutta onestà: dov’è il favoritismo nell’essere stato mio padre sanzionato dalla Banca d’Italia con 144 mila euro? Lasciate dire con il cuore. Io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo. Mio padre è una persona perbene e sono fiera di lui. E sono fiera di essere la prima della famiglia ad essersi laureata. E sono fiera anche di far parte di un governo in cui chi sbaglia deve pagare.

Dire che Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi non corrisponde alla realtà dei fatti. Mio padre è di origine contadina e ogni giorno si faceva 5 chilometri a piedi per andare a scuola. Questa è la storia semplice e umile di mia famiglia, non le maldicenze uscite in questi giorni. La famiglia Boschi non è la famiglia della Banca Etruria.

Io posseggo, anzi possedevo, 1.557 azioni di Banca Etruria, per un valore totale di 1500 euro. Oggi equivalgono zero e sono carta straccia. anche altri in famiglia hanno piccoli pacchetti. Mio padre possedeva 7.550 azioni. Trovo suggestivo sentire che con un pacchetto di 1.557 azioni io fossi la proprietaria della banca o che lo fosse la mia famiglia. Dire che la Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi è suggestivo, ma non corrisponde a verità fatti.

(LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SU BANCA ETRURIA E DINTORNI: FATTI, COMMENTI, ANALISI E APPROFONDIMENTI)



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