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Lo show di Benigni per il libro-intervista di Tornielli con Papa Francesco

Un libro sulla misericordia, per narrare proprio il mistero e la bellezza della misericordia, della carità e del perdono, a tutti e in maniera diretta, come ben si addice alle corde di Bergoglio. Un volume molto atteso, edito da Piemme e intitolato “Il nome di Dio è misericordia”, che contiene un’intervista a Papa Francesco realizzata dal giornalista e vaticanista della Stampa Andrea Tornielli, è stato presentato questa mattina alla sala stampa vaticana e in presenza, oltre che del portavoce della sala stampa vaticana Padre Federico Lombardi, del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, oltre all’istrionico Roberto Benigni.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO-INTERVISTA DI TORNIELLI E PAPA FRANCESCO. FOTO DI PIZZI)

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

La presentazione del libro è un vero e proprio happening, come dice Don Giuseppe Costa, e c’è grande tensione in sala. In primo luogo per l’importanza dell’intervista, una scommessa editoriale uscita contemporaneamente in 84 paesi del mondo, dove Papa Francesco si concentra su quello che ad oggi, e non solo per l’indizione del Giubileo proprio su questo tema, sembra essere il tratto caratterizzante del suo pontificato: la misericordia. Francesco, come ha sottolineato Padre Lombardi, “sta annunciando questo tema a tutti noi e all’umanità”, e il fatto che il libro sia una “conversazione ci dice che è narrata la sua personale esperienza di misericordia all’interno della sua spiritualità, e che ha quindi un carattere esperienziale. Il Papa stesso ha sottolineato che non è letteratura o studio ma è esperienza, è vita, la sua vita, nel segno della sua esperienza di Dio”.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO-INTERVISTA DI TORNIELLI E PAPA FRANCESCO. FOTO DI PIZZI)

GRANDE ATTESA PER IL COMICO TOSCANO

Ma in sala c’è agitazione anche per la presenza del comico toscano, personaggio travolgente capace di affrontare temi dal profondo carattere spirituale con maestria. E già dalle prime parole il ritmo della conversazione viene travolto da un’ondata di vivacità e passione, ma anche dalla comicità dell’attore, che esordisce rendendo “grazie a tutti per questa grandiosa presentazione, solo a questo Papa poteva venire in mente di organizzare la presentazione del suo libro con un cardinale veneto, un carcerato cinese e un comico toscano”, e prosegue: “Io farei qualsiasi cosa per questo Papa, che a me piace tanto ma tanto, ma davvero, al punto che non ci sono termini adatti: è moderato dolce forte umile generoso, è rivoluzionario come ha detto Scalfari, e tra rivoluzionari si intendono”. Poi continua sul libro, che “ci accarezza, ci abbraccia, ci immisericordia, che è una virtù attiva che si muove e non sta mai ferma, come Francesco che non si frena mai e sta tra i miseri e va incontro alla povertà. Dentro la misericordia c’è la gioia è umana e divina, contiene la gioia nel dolore, ci sono tutte due. E la gioia è il grande segreto del cristianesimo, dove manca la gioia non c’è nemmeno lo spirito santo e né la misericordia”.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO-INTERVISTA DI TORNIELLI E PAPA FRANCESCO. FOTO DI PIZZI)

UN PICCOLO SHOW DURANTE L’INCONTRO SUL LIBRO DI TORNIELLI

Benigni è un fiume in piena, parla senza fermarsi, quasi senza prendere respiro: “Gesù è il sì di Dio, ad ogni richiesta di perdono verso Dio lui ci ha mandato Gesù. Amare vuol dire dipendere totalmente da qualcuno che può venire sottratto, è un rischio divino, e lo sa bene Francesco perché in tutto il suo pontificato non ha fatto che questo, ha parlato di amore”. Il pubblico in sala, composto di personalità e giornalisti di tutto il mondo, pare affascinato: “Qual è la chiave della vita e il concetto fondamentale del Vangelo? Proprio la misericordia, l’amore. Francesco non si ferma mai, ed è come se portasse un peso, il peso di dio. E allora lo sta portando, e cammina cammina e sembra affaticato perché sta portando con sé la Chiesa, e la sta portando verso un luogo di cui ci eravamo dimenticati: la sta tirando verso il cristianesimo”. Benigni non si arresta, ma dice anche come Francesco ha intenzione di trascinare la Chiesa: “Attraverso la misericordia, che non è soltanto una sfida sociale e teologica ma politica. Come fa a vincere questa sfida? Proprio con la medicina della misericordia, e la sta cercando tra gli sconfitti, tra gli ultimi degli ultimi, dove ha aperto le porte sante del Giubileo, in mezzo al dolore che nasce. Dove c’è la paura l’odio e la condanna Francesco risponde con la misericordia. Perché Francesco va in mezzo al dolore perché la sofferenza è propria di Dio. Fra l’uomo e Dio non ci può essere collaborazione nella grazia se prima non c’è stato il dolore, e il paradosso è l’opposto. Senza dolore la vita apparirebbe enigmatica inaccessibile come la gioia e la vita”.

L’INTERVENTO DI PIETRO PAROLIN

Il segretario di Stato, Parolin, ha dapprima parlato del libro, che “apre delle porte e le vuole mantenere aperte, indicando possibilità”, ma anche di attualità, in quanto “Francesco non ha lo scopo di mettere paletti o affrontare la casistica definendo aspetti particolari delle scelte di vita di alcune persone. Obiettivo è il desiderio di tutti di scendere al signore, di risollevarci, ricominciare, conoscere Dio. Lascia aperte porte, cerca di far intravedere la misericordia di Dio. E la Chiesa non si concepisce come dogana, ma cerca”. Si è però poi soffermato anche sui rapporti internazionali: “Il risvolto sociale e politico attiene anche i rapporti internazionali: il cristianesimo mantiene la tradizione ebraica, e ricorda la misericordia e il perdono nei rapporti sociali e tra gli Stati. Non c’è giustizia senza perdono, questo sta alla base di una società giusta e solidale, e sta alla base di ogni pace internazionale. La violenza rischia di far nascere spirali di conflitti senza fine. Misericordia e perdono invece permettono il realizzarsi della pace”. E conclude dicendo: “Pensiamo alla coscienza sul rifiuto della pena di morte, sul reinserimento sociale dei carcerati. Il Papa ha voluto che l’anno Santo della misericordia riguardi questi aspetti. Il messaggio del Papa cristiano della misericordia e del perdono non riguarda soltanto la conversione di ciascuno di noi come singola persona e della nostra anima, ma anche come popolo, paese, nei rapporti tra fratelli. Ciò che volete si faccia a voi anche voi fatelo a loro, e sarete figli dell’altissimo. Siate misericordiosi come lo è il Padre vostro”.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO-INTERVISTA DI TORNIELLI E PAPA FRANCESCO. FOTO DI PIZZI)


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