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Perché le banche inglesi e irlandesi sono felici dei paletti Bce sugli utili

Cosa accade se la Bce la pensa come l’Eba sulla capacità delle banche europee di distribuire dividendi o bonus agli azionisti? Che per gli istituti di credito europei, mai veramente usciti dalla tempesta e prossimi ad affrontare gli stess test dell’Autorità europea nel mese di febbraio, non c’è ancora pace. L’annuncio è della fine di dicembre: l’Eurotower ha scritto in un documento che è in linea con l’Eba sui limiti dell’ammontare massimo distribuibile, il cosiddetto Mda. Solo se il Pillar1 e il Pillar2 che contribuiscono alla formazione del Cet1, sono superiori al 10% la banca può distribuire utili, appena si scende sotto quella soglia non può farlo più.

IN PERICOLO I BOND AT1
A esserne colpite sono in particolare le obbligazioni At1, perpetue additional Tier 1, che partecipano all’assorbimento delle perdite della banca proprio nel caso in cui gli indici patrimoniali dell’istituto scendano sotto un certo livello. Non tutte e non allo stesso modo. L’argomento è importante al punto da aver convinto Morgan Stanley a scrivere un report di cui parliamo qui. Gli analisti della banca d’affari sono in generale positivi sul complesso delle obbligazioni At1 europee, ma fanno alcuni importanti distinguo sulle singole emissioni e sui singoli emittenti. Il tutto è sintetizzato in una tabella che fornisce alcune indicazioni davvero interessanti.

INTESA VINCE, UNICREDIT PERDE
La prima, che riguarda più da vicino l’Italia, è che i due emittenti principali, ovvero Unicredit e Intesa, si trovano in condizioni molto diverse: la prima è quella con la peggiore situazione patrimoniale avendo solo 53 punto base di margine prima che il Cet1 scenda sotto la soglia; Intesa invece ha un margine di 390 punti. Le emissioni At1 di Unicredit sono da vendere, secondo Morgan Stanley.
Così come quelle delle francesi, Bnp Paribas, Credit Agrticole e SocGen, con margini non oltre i 100 punti base. Tutte sell per Morgan Stanley.

UNION JACK PRIMA DELLA CLASSE, CON LLOYDS E BANK OF IRELAND
La seconda cosa rilevante è che le banche britanniche, nel complesso, sono quelle con il gioco più ampio in assoluto nel complesso: la peggiore è Barclays, che è allineata a Intesa; Lloyds ha un vantaggio di 634 punti e Rbs di 543. Migliore in assoluto nella classifica stilata da Morgan Stanley è Nationwide con uno spazio di manovra di oltre 1300 punti.
A seguire la danese Nykredit a quota 834 e ancora una britannica, Danbank a 806. Le irlandesi hanno patrimoni solidi: Allied Irish Bank 787 punti base di spazio per non finire sotto la soglia minima, Bank of Ireland a quota 636.

SPAGNA E GERMANIA VICINE
La terza osservazione è che periferia e mondo core d’Europa si somigliano. Le spagnole si piazzano in mezzo alla classifica: Santander con 164 punti base ha più margine di manovra di Bbva a quota 193; mentre le tedesche sono appena più sopra, con Deutsche Bank a 339 punti base e Kommerzbank a 343.


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