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Balzani, Iannetta, Majorino e Sala al Family Gay di Milano

Beppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. C’erano tutti e 4 i candidati alle primarie del centrosinistra a Milano ieri in Piazza della Scala per urlare “Svegliati Italia”. Se da un lato, i candidati in queste ore sono avversari politici, e sarà così almeno fino al 6 e 7 febbraio prossimi, dall’altro si sentono “compagni” in quella che definiscono “una battaglia comune”. Presente anche il sindaco (quasi) uscente Giuliano Pisapia.

SALA

Piazza della Scala a Milano è coloratissima. Il mondo Arcobaleno, Arcigay, Arcilesbica, Mit e Lgbt è al completo, tutti in strada con musica, slogan e striscioni per chiedere “il riconoscimento dei diritti, basta discriminazioni”, dicono all’unisono. La piazza è gremita, tante le personalità di spicco provenienti dal mondo politico ma anche da quello dello spettacolo. A scortare Beppe Sala per esempio c’è Paola Turci, in prima linea anche nella campagna elettorale di Noi, Milano. Il Commissario Unico di Expo 2015 ha scritto sui social: “Oggi in piazza della Scala a “Svegliati Italia” insieme a chi aspetta da troppo tempo il riconoscimento dei propri diritti. Oggi è una giornata importante per Milano che ha sempre avuto e deve continuare ad avere un ruolo decisivo nell’attenzione per i diritti civili. Oggi alle 14,30, sono in piazza per manifestare la mia vicinanza a tanti che attendono da troppo tempo il riconoscimento dei loro giusti diritti”.

BALZANI

Anche la collega di partito Balzani aveva annunciato di essere pronta al bagno di folla in piazza per schierarsi dalla parte di chi vuole e sostiene il ddl Cirinnà. Su Facebook nelle scorse ore ha scritto: “Oggi sarò alla manifestazione in Piazza della Scala, per unire la mia voce alla vostra e dire tutti insieme: ‪#‎svegliatitalia‬!!! Ci vediamo alle 14.30. Non mancate; ‪#‎puntoeavanti‬”. E infatti c’era, con il piglio che la contraddistingue e ha detto: “E’ importante essere qui oggi perché questo è solo il primo passo“. Poi su Twitter ha tuonato: “La luce pagata da tutti del Pirellone va usata per diffondere messaggi inclusivi e non provocazioni di parte #puntoeavanti #svegliatitalia“. Il riferimento è alla scritta “FAMILY DAY” comparsa sul palazzo di Regione Lombardia nelle scorse ore.

MAJORINO E PISAPIA

Presenti anche Iannetta e Majorino, da sempre sensibile ai temi dei diritti civili. Su Twitter l’assessore milanese ha postato un’immagine della piazza e ha scritto: “Milano meravigliosamente libera #svegliatItalia”. Poi, ha detto: “Siamo un Paese medievale che ancora si pone il problema se approvare o meno una legge moderata come quella in discussione. Se non venisse approvata la legge andremo avanti con le azioni dei Comuni, come i registri delle coppie di fatto” Ancora: “Sono orgoglioso di quanto sostenuto da Giuliano Pisapia. Non si accendono le luci per spegnere i diritti”. Pisapia ha detto infatti: “Milano è capitale dei diritti. E’ ora di dire basta discriminazioni. Non ci sono più cittadini di serie A e di serie B”. Ha poi aggiunto, parafrasando Pablo Neruda: “La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”. A tal proposito, Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio regionale ha scritto sui social: “Ritengo quantomeno disdicevole che il Pirellone, quale sede del Consiglio Regionale, venga utilizzato per propagandare iniziative di una sola parte“.

GLI ALTRI

Anche il Movimento 5 stelle ha scelto di esserci con Patrizia Bedori, candidato sindaco a Milano. Tra gli altri si vede nella folla pure Ivan Scalfarotto che ha detto: “La legge arriva in Parlamento e già questo è un fatto storico. Ci sarà un grande dibattito perché chi si è opposto fino ad oggi lo ha fatto con efficacia, sono certo che non smetterà di farlo. Anche per questo motivo arriviamo per ultimi“. Ha concluso: “Questa piazza chiede diritti, non privilegi e non attacca la famiglia tradizionale“. Il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina ha spiegato: “Una legge in materia è un passo che da troppo tempo manca al nostro Paese ora siamo quasi arrivati al dunque”. In piazza anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha abbracciato Pisapia affettuosamente in segno di unione e ha detto: “Abbiamo bisogno di uguaglianza tra tutti i cittadini”.


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