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Perché il Movimento Cristiano Lavoratori parteciperà al Family Day

Non mi pare che lo smantellamento del modello di famiglia, peraltro voluto e sancito dalla nostra Costituzione, rientri fra le tante vere emergenze che il Paese deve affrontare: piuttosto sarebbe bene che il Governo si occupasse finalmente in modo costruttivo delle migliaia di famiglie italiane che vivono momenti drammatici, abbandonate a se stesse e alle proprie difficoltà, anche economiche, per l’assenza di politiche di sostegno e di agevolazione fiscale, per la disoccupazione, per la crisi che morde alle caviglie, per l’inadeguatezza delle politiche scolastiche e sanitarie.

Da tanto tempo denunciamo, inascoltati, la solitudine quasi pneumatica che vivono le famiglie italiane, vera cenerentola di scelte politiche e sociali miopi e strumentali, pensate solo in funzione degli appuntamenti elettorali. Se di fronte a tutto ciò l’unica preoccupazione del Governo è quella di favorire la stepchild adoption siamo veramente lontani dall’essere quel Paese illuminato e all’avanguardia della civiltà che pretendiamo di essere. I sacrosanti diritti umani che si pretende di voler tutelare con il ddl Cirinnà, non necessitano né richiedono lo stravolgimento del modello familiare: basterebbero infatti poche ma buone norme di diritto civile per assicurare alle coppie, anche a quelle non sposate, diritti meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento.

Ben venga dunque una manifestazione volta a richiamare l’attenzione sul vero senso della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna e aperta alla procreazione: il mio auspicio è che siano in tantissimi in piazza, sabato 30 gennaio, gli iscritti del Movimento Cristiano Lavoratori che vorranno dare il loro sostegno alla famiglia. Quella vera.



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