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Che cosa dice la stampa argentina della visita di Matteo Renzi

“In Italia la visita del primo ministro italiano Matteo Renzi in Argentina occupa sulla stampa meno spazio del vincitore del ‘Festival della Musica di Sanremo’. Bisogna capire che, in 70 anni di Repubblica, l’Italia ha avuto 63 governi e 66 concorsi della canzone nazionale. Per questo, la prima domanda che gli italiani (non) si fanno riguarda la vera motivazione del cambio di data del viaggio di Renzi a Buenos Aires, che era previsto per l’8 febbraio. Non voleva coincidesse con il compleanno del presidente Mauricio Macri? O si è cambiata data per evitare che l’inizio del concorso della canzone prendesse tutta l’attenzione dei media italiani?”. Sono queste le domande che si pone Giuseppe Mariggiò, giornalista, editor di Data Manager, sulle pagine di Bastion Digital, sito argentino d’informazione politica.

L’AGENDA ARGENTINA DI RENZI

Matteo Renzi è il primo premier italiano che visita l’Argentina negli ultimi 18 anni, ed è anche il primo ospite internazionale di Mauricio Macri da presidente. Il secondo sarà il capo di Stato francese François Hollande, che arriverà il 25 febbraio.

La stampa di Buenos Aires e non solo ha voluto sottolineare che Renzi si recherà soltanto in Argentina, per due giorni fitti di incontri. I vertici con altri capi di Stato della regione sono stati rimandati a un altro viaggio. L’agenda pubblicata da Palazzo Chigi prevede per oggi alle 9:30 (ora argentina) la visita al cantiere dell’interramento della linea ferroviaria “Sarmiento”; alle 12 è previsto l’incontro con il presidente della Repubblica Argentina Mauricio Macri alla Casa Rosada e, a seguire, una conferenza stampa. Ieri il presidente del Consiglio ha deposto una corona di fiori sotto il monumento al generale San Martín; ha incontrato i giovani italoargentini nella scuola italiana “Cristoforo Colombo”; ha visitato il Teatro Coliseo, la sede della società Dante Alighieri e ha tenuto una “lectio magistralis” presso la facoltà di Scienze economiche dell’Università di Buenos Aires.

Ecco le foto della visita di Renzi in Argentina pubblicate sul profilo Flickr di Palazzo Chigi

 

LE IMPRESE ITALIANE IN ARGENTINA

Secondo Mariggiò, le vere ragioni della visita di Renzi in Argentina sono da ricercare negli investimenti delle imprese italiane nei settori dell’energia e dell’agroindustria. Nel Paese sono presenti tra le altre Enel, Pirelli, Fiat e Techint. Ma, forse, uno dei punti più strategici nell’agenda di Macri e Renzi è l’intensificazione dei rapporti tra Mercosur e l’Unione Europea. “Gli italiani si aspettano che Macri e Renzi rafforzino il principio che non c’è cooperazione possibile tra i Paesi senza democrazia”, ha scritto Mariggiò. “Sopratutto dopo il funerale di Giulio Regeni, dottorando a Cambridge, torturato e ucciso nei pressi del Cairo”.

LA FINE DEI TANGO BOND?

Secondo il quotidiano Página 12, il premier italiano arriva in un momento molto favorevole nei rapporti bilaterali e nel mezzo della ripresa dei negoziati americani dell’Argentina con i suoi creditori esteri. Sembrerebbe, infatti, che ci possa essere un accordo con i 50mila italiani che possiedono titoli di Buenos Aires.

LA MEGA OPERA DI BUENOS AIRES

Il giornale finanziario Bae scrive che la visita di Renzi in Argentina è piena di “aspettative per gli investimenti che arriveranno da imprese del Paese europeo, tra cui la costruzione di un tratto della linea ferroviaria Sarmiento”. Macri e Renzi parteciperanno a una cerimonia presso la stazione ferroviaria di Haedo, “dove annunceranno il rilancio di una mega opera più volte rimandata: l’interramento della linea Sarmiento. L’opera è cruciale per collegare gran parte della regione metropolitana di Buenos Aires”. Tra chi lavora alla sua costruzione ci sono le imprese argentine Iecsa e Comsa, la brasiliana Odebrecht e l’italiana Ghella. Dopo questo evento, Renzi visiterà lo stadio La Bombonera a Boca e pranzerà con Macri al Museo del Bicentenario.

AMICI SINDACI

Ieri, Macri e Renzi hanno cenato assieme nella villa Los Abrojos del presidente, nel quartiere Malvinas Argentinas. Un appuntamento che non era previsto nell’agenda ufficiale, scrive il quotidiano La Nación, che ha pubblicato foto informali dell’incontro scattate dall’ufficio stampa del governo argentino.

Come ricorda il quotidiano El Dia, i due si conoscono dai tempi in cui erano sindaci: il primo di Buenos Aires e il secondo di Firenze: “Firmeranno accordi culturali, scientifici e tecnologici, ma dialogheranno anche su un possibile accordo commerciale tra Mercosur e l’Unione europea, un pre-accordo con gli investitori italiani in titoli argentini e concorderanno investimenti delle imprese italiane nei settori dell’energia e dell’agroindustria”.

PUNTI IN COMUNE

Per Juan Pedro Brandi, analista internazionale e membro del dipartimento economico dell’Istituto di Rapporti Internazionali (IRI) dell’Università Nazionale de La Plata (Unlp), “il successo nella gestione di una grande città e l’idea di cambiamento sono i punti in comune tra il primo ministro italiano Matteo Renzi e il presidente argentino, Mauricio Macri”. “I due – spiega l’analista sulle pagine di El Dia – parlano di futuro… Ovviamente sono molte le differenze tra i due, ma hanno condividono anche un’agenda di politica economica molto simile”.

I RAPPORTI CON EURNEKIAN

Mariggiò crede che più delicata sarà la gestione del rapporto tra il primo ministro italiano e il magnate argentino Eduardo Eurnekian, che sta lavorando alla privatizzazione dell’aeroporto di Firenze. Eurnekian è un imprenditore vicino a Daniel Scioli, rivale politico di Macri. A proposito del “mago argentino degli aeroporti toscani”, Il Fatto Quotidiano scriveva a marzo del 2014: “Entusiasmo e soddisfazione’ ha manifestato il vicesindaco di Firenze Dario Nardella (storico braccio destro del premier) per l’acquisto del 34% della Adf (Aeroporto di Firenze, società presieduta da Marco Carrai, altro fedelissimo del capo) da parte dell’ottantenne imprenditore argentino Eduardo Eurnekian”.


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