Stefano Fassina. Beatrice Lorenzin. Roberto Morassut. Domenico Rossi. Roberto Giachetti. Matteo Orfini. Alfio Marchini. Questa la prima fila della seconda kermesse organizzata dall’ex sindaco Francesco Rutelli sabato 20 febbraio all’auditorium di via della Conciliazione. Sala piena? A metà. Le presenze, rispetto alla prima Prossima Roma di fine novembre scorso, erano quasi dimezzate, all’incirca. Eppure le elezioni si avvicinano e ancor di più le primarie del centro sinistra.
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LE POLEMICHE
“Non capisco l’assenza di chi, per ordine di un partito, ha deciso di non partecipare all’evento di oggi”, ha detto Alfio Marchini riferendosi al candidato berlusconiano Guido Bertolaso. L’ex capo della Protezione civile, in mattinata, ha risposto dicendo che si sarebbe fatto “una bella passeggiata per le strade di Roma”.
Ma le polemiche nei confronti dei candidati anti Pd sono state anche altre. Francesco Storace, candidato de La Destra, ha dichiarato di non aver ricevuto l’invito a partecipare all’evento, ma Rutelli, appena presa la parola, ha chiosato: “Hanno ricevuto l’invito i candidati che hanno partecipato a questo percorso e parleranno coloro che in questi mesi hanno voluto partecipare – sul palco sono intervenuti Marchini, Morassut, Fassina, Mascia e Rossi. Giachetti è se n’è andato ‘per altri impegni’ – Sarebbe stato benvenuto anche Storace se avesse voluto partecipare, chiunque può venire ed è benvenuto”. Marchini, primo tra candidati per il Campidoglio a prendere la parola, ha iniziato il suo intervento così: “Caro Francesco, c’è stata una persona che in tutti questi anni è stata un punto di riferimento per Roma, una persona su cui poter contare perché grande conoscitore di questa città, una persona che con i suoi occhi sinceri è sempre riuscita ad esserci. E Francesco quella persona sei tu”.
PROSSIMAMENTE RUTELLI
Ma cosa ha intenzione di fare Francesco Rutelli prossimamente a Roma? “Un’operazione civica, di servizio alla città”. Un servizio alla città che possa dare la possibilità agli elettori di vedere come se la cavano i candidati, tutti assieme? Un’operazione civica in cui lui la farà da mentore?
Rutelli, comunque, ieri ha riunito tutti i “suoi”, e ha cercato anche di disegnare il candidato ideale del popolo di Roma illustrando i risultati di un sondaggio Ipr. “I cittadini romani vorrebbero un sindaco nato a Roma e competente – afferma Rutelli – Non hanno preferenze sull’età, sul sesso, neanche troppo sulla caratteristica civica. Vogliono una persona che conosca la realtà e che sappia mettere insieme una squadra. In questo, noi siamo in sintonia con i romani” perché, spiega l’ex sindaco “il nostro compito non è di rivolgerci alla conventicola o alle liti della politica” d’altronde “se non l’avessimo fatto noi, ne avremmo molte di proposte per la città? Credo sinceramente di no”.