“Poche chiacchiere, poche parole, molti fatti. L’Italia c’è” in Iran ed “è arrivata prima dopo la fine delle sanzioni perché c’è un rapporto di amicizia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo al business forum italo-iraniano organizzato a Teheran in occasione della visita in Iran.
LE PAROLE DI RENZI
Il premier Renzi ha espresso l’auspicio che “tutto questo sia messo in pratica da rapporti che non rimangano sulla carta. Il primo punto è condividere valori e lavorare insieme politicamente. Poi c’è un altro spazio che va valorizzato: bisogna essere assolutamente operativi sugli accordi commerciali, bisogna correre e correre. I progetti ci sono, vanno realizzati non solo nelle infrastrutture e nell’energia ma anche nell’agroalimentare. Ci sono aziende leader mondiali nella pasta. La pasta non italiana non è pasta, vi raccontano che è pasta ma non lo è”.
DOSSIER DA SBLOCCARE
Per questo il vice ministro allo Sviluppo Ivan Scalfarotto “non tornerà con il volo di Stato ma resterà tutto il giorno qui a Teheran – ha spiegato Renzi – per sviluppare i 12 accordi firmati in questo forum e i sei firmati ieri”. E sempre Scalfarotto tornerà a Teheran nelle prossime settimane, con la missione di Piercarlo Padoan annunciata oggi dal premier per sbloccare il punto più sensibile per gli iraniani, ovvero il superamento delle difficoltà nelle transazioni bancarie e finanziarie.
MISSIONE E UOMINI
Scrive il Corriere della Sera: “Nella folta delegazione di industriali che hanno accompagnato Renzi, c’erano l’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi, Pasquale Salzano (Eni), Stefano Cao (Saipem), Alberto Nagel (Mediobanca), Renato Mazzoncini (Fs), Gianni Armani (Anas), la presidente dell’Unione industriale di Torino Licia Mattioli, Gianpietro Benedetti (Danieli), Alessandro Castellano (Sace)”.
LE INTESE FIRMATE
Sono sette gli accordi fra Italia e Iran siglati ieri. Si tratta di cinque collaborazioni economiche e due di carattere più politico. Un’intesa è stata raggiunta tra Ferrovie dello Stato e le ferrovie iraniane per un totale di 3,5 miliardi: Fs contribuiranno a costruire la rete ferroviarie dell’alta velocità dell’Iran.
L’ACCORDO FERROVIARIO
Le Fs, in qualità di general contractor, provvederanno sia alla progettazione che alla realizzazione, ai test e alla messa in servizio delle linee alta velocità Teheran–Hamedan e Qom –Arak. E Italcertifer, la società di certificazione del Gruppo, lavorerà invece alla progettazione, alla realizzazione e alla certificazione del test center delle ferrovie iraniane.
LE ALTRE INTESE
Tra gli altri accordi, quello fra Enel e una società iraniana di esportazione di gas, uno fra la società degli aeroporti di Milano Sea e un’omologa iraniana (Iac) per la costruzione e la gestione dell’aeroporto Mehrabad di Teheran. Il presidente di Sea Pietro Modiano ha firmato ieri il Memorandum d’Intesa con i vertici di IAC, Iran Airport Company, per il progetto di sviluppo dell’aeroporto Mehrabad di Teheran, il più grande aeroporto del Paese per passeggeri serviti. Quindi l’intesa con la Danieli che ha per oggetto pezzi di ricambio nel settore automobilistico.
SETTORI FONDAMENTALI
Come ha scritto ieri Formiche.net, uno dei settori preminenti di collaborazione tra Italia e Iran è quello collegato alle infrastrutture energetiche: l’Iran è il quarto più grande produttore di petrolio e il secondo di gas naturale, ma le infrastrutture sono vecchie e usurate, per questo, forti anche di rapporti storici che hanno portato l’Eni nella Repubblica islamica fin dai tempi di Enrico Mattei, Saipem (sussidiaria di Eni nel settore infrastrutturale) ha già chiuso accordi da 4 miliardi per un gasdotto di 1800 chilometri. Stesso valore per i contratti del Gruppo Gavio, uno dei più grandi gruppi industriali italiani, che si occuperà di infrastrutture stradali e portuali, nonché dell’ammodernamento di alcuni edifici ospedalieri.