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Ucraina, tutti i dettagli sul nuovo governo

Quattro giorni dopo le dimissioni di Arseniy Yatsenyuk, annunciate e spiegate con un intervento televisivo il 10 aprile scorso, Volodymyr Groysman, già presidente del Parlamento prende il 14 aprile la guida del governo ucraino.

Il cambio era nell’aria per un indebolimento complessivo nella velocità e solidità delle riforme, e quindi per il venir meno di una sufficiente base di consenso per il Premier uscente. Il quadro politico, a due anni da Maidan, dopo pressioni enormi (guerra nel Donbass, crisi energetica ed economica) e riforme importanti almeno in parte realizzate, si stava stabilizzando su un equilibrio fondato anche su un sistema di interessi – dei potentati economici e degli “oligarchi” – anche contrario a Putin, ma in parte freddo se non ostile alle riforme e dotato di un peso rilevante in Parlamento e nel Paese. Per esempio la battaglia sul procuratore generale Viktor Shokin è durata mesi, dagli spari nel suo ufficio il 3 novembre 2015 fino alla sua rimozione il 29 marzo scorso da parte del Parlamento, con proteste e l’impressione generale di un ritorno indietro, come a Odessa, con la nomina di un procuratore legato al vecchio partito di Yanukovich.

Sul tavolo del governo si sono quindi accumulati dossier difficili da risolvere, di cui si è infine fatto carico direttamente il parlamento, guidato appunto da Volodymyr Groysman. Se il premier aveva rischiato un voto di sfiducia il 21 febbraio, pochi giorni dopo che il Presidente Poroshenko gli aveva chiesto di dimettersi, il parlamento era riuscito in un’operazione di rilancio il 2 marzo, approvando un bilancio rivisto con un rapporto deficit/PIL al 4,1%, una riforma delle pensioni, una dei prezzi dell’energia, una del sistema bancario. Intanto si preparava un nuovo governo: il passaggio finale è avvenuto con il voto olandese del 6 aprile (32,2% del votanti, 61,1% i no) contrario alla ratifica dell’accordo di associazione con l’Unione europea. Un segnale negativo a cui sono seguite le dimissioni di Yatsenyuk del 10 aprile e in quattro giorni il nuovo governo.

Volodymyr Groysman, 38 anni, è persona vicina al Presidente Poroshenko, ha il sostegno della coalizione delle cinque forze pro-europee e dello stesso Yatseniuk. Per otto anni, dal 2006 al 2014, è stato sindaco di Vinnytsia (la città del presidente), ha fatto parte del primo governo dopo Maidan di Yatsenyuk come vice primo ministro e ministro per gli affari regionali. Presidente del Parlamento dal 27 novembre 2014, ha raccolto stima politica anche internazionale, e ha seguito tutti i dossier delle riforme (compresa la riforma territoriale) anche con iniziative dirette parlamentari.

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