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Mike Scaparrotti, chi è il nuovo comandante supremo della Nato in Europa

Sarà Cutis Michael Scaparrotti il nuovo Comandante supremo alleato in Europa per la Nato. Il sessantenne italo-americano succederà a Philip Breedlove, in carica dal 2013, a cavallo della più grande crisi che ha coinvolto l’alleanza negli ultimi, l’annessione della Crimea da parte della Russia e il correlato conflitto ucraino.

Nato a Logan, Ohio, da evidenti origini italiane (il padre era della provincia di Rimini), conclusa l’accademia di West Point “Mike”, come lo chiamano i più intimi, è stato assegnato alla mitica 82th Divisione airbone, con sede a Fort Bragg. Poi una laurea all’Università del Sud Carolina e studi allo US Army Command and General Staff College.

Nel 1994 (e fino al 1996), è diventato comandante del terzo battaglione del 325th Airborne Combat Team, Southern European Task Force, di stanza a Vicenza: da lì ha diretto la sua unità nelle missioni Operations Support Hope in Zaire/Rwanda, Joint Endeavor in Bosnia-Herzegovina e Assured Response in Liberia.

Una serie di incarichi nelle posizione chiave dal punto di vista operativo, tattico e strategico, per esempio durante Iraqi Freedom e all’interno di CentCom (il comando delle forze armate americane che che gestisce il quadrante mediorientale). Poi, nel 2008, ha assunto il comando dell’82th e tre anni dopo è diventato vice comandante Isaf in Afghanistan, poi Director del Joint Chief of staff. Dal 2013 ha guidato le forze americane in Corea del Sud, ossia il contingente “più strategico” di quelli schierati nel Pacifico, con ruolo militare e geopolitico di contenimento delle mire cinesi e delle provocazioni nordcoreane.

Già a marzo era stato annunciato che Scaparrotti, generale a quattro stelle, sarebbe diventato il diciottesimo Saceur, acronimo di Supreme allied commander Europe. Scaparrotti prende l’incarico in un momento molto delicato, in cui, nonostante la riapertura del canale di comunicazione continua, con la Russia le divisioni restano profonde.

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