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Tutte le idee chic e choc del programma di Podemos in stile Ikea

Dalle elezioni del 20 dicembre, la Spagna è immersa nell’ingovernabilità. Il 26 giugno gli spagnoli torneranno alle urne, ma lo scenario non è molto da cambiato d’allora. Mentre il Partito Popolare (Pp) e il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) restano sulle formule più o meno tradizionali, i nuovi partiti Ciudadanos e Podemos rischiano metodi più innovativi di comunicazione politica. È già un tormentone dell’estate  “L’inno a Ciudadanos” dedicato dal rapper Verdad MC (ex sostenitore del Pp) al movimento guidato da Albert Rivera.

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LA STRATEGIA DI PODEMOS

Come risposta mediatica, Podemos ha pensato di rendere più accessibile il programma di governo per le elezioni generali trasformandolo in un vero e proprio catalogo Ikea (qui il pdf). Le 332 pagine della prima versione (qui il documento), con il dipinto “Signos” di Juan Genovés, sono diventate un “programma-catalogo” – come si legge sulla pagina web – di 92 pagine. “Programma-catalogo di Podemos per le elezioni del 26J. Contiene le misure approvate dagli iscritti di Podemos, più il programma accordato tra Podemos e Sinistra Unita ’50 passi per governare insieme’”. Carta patinata di 60 grammi, 4/4 colori, misura 205 x 190 mm. Rilegatura rustica frisata, le caratteristiche sono identiche a quelle della multinazionale svedese. Ma non è gratis come il catalogo Ikea. Nello shop online del sito di Podemos, insieme con accendini, ventagli “per i venti di cambiamenti” e tutti i libri del leader Pablo Iglesias, il catalogo-programma ha un costo di 1,80.

LA FILOSOFIA DEL CATALOGO-PROGRAMMA

La sezione di “Cucine” parla delle imprese e dei lavoratori autonomi; quella dei “Salotti” delle dinamiche per la presa di decisioni; “Illuminazione” delle misure energetiche; “Stanze da letto” tratta il diritto dell’abitazione e “Bagni” della trasparenza delle istituzioni. “Terrazza e giardini” di politiche ambientali. I modelli che possano nelle immagini? I dirigenti del partito che leggono, scrivono, cucinano, annaffiano le piante. Sezioni, fotografie e disegni sono identici a quelli del libro più diffuso al mondo. “Ci sono momenti nella storia – si legge nella copertina del catalogo-programma – nei quali per difendere i principi che ci hanno insegnato i nostri genitori bisogna utilizzare strumenti nuovi. Il 26 giugno il nostro Paese ha l’opportunità di cominciare un nuovo futuro. Unisciti al Paese che verrà”. La fotografia della copertina: giocattoli sparsi in un salone con un cammino e la scritta “Benvenuto alla Repubblica indipendente del tuo partito”.

A VOLTE, BASTA POCO

Il catalogo-programma di Podemos vuole presentare il partito come “la casa di tutti”. La segretaria di Programmi di Podemos, Carolina Bescansa, ha detto che mentre il programma di Podemos per le elezioni del 20 dicembre è stato il più partecipativo della storia della democrazia spagnola, questo aspira a diventare il più letto. “A volte basta cambiare il formato per attrarre più persone”, ha detto.

COLPO AD EFFETTO 

Carmen Santo, esperta di branding e immagine online, ha detto al quotidiano El Mundo che il catalogo di Podemos è molto attraente perché spacca le regole proprio quando l’elettorato si aspetta proposte diverse. “È un colpo ad effetto (…) come strategia di promozione del programma, e per farlo arrivare alle persone che non avrebbero mai aperto il programma, mi sembra un’idea incredibile. Hanno presentato il programma con il formato di rivista e, inoltre, hanno copiato quello che si stampa di più al mondo (il catalogo Ikea, ndr)”.

DEMOCRATIZZARE IL MESSAGGIO POLITICO

L’idea di Podemos è quella di “democratizzare la politica e i suoi messaggi”, secondo Paco Adin, direttore dell’agenzia di branding Supperstudio. “Ikea democratizzò il design – ha spiegato – e portò i mobili di design a tutte le case. Podemos vuole portare il suo programma a tutti i cittadini. I formati tradizionali non li legge nessuno, sono pamphlet che somigliano il Codice Penale”. Resta aspettare se non ci saranno conseguenze a livello giuridico contro Podemos per i diritti d’autore, già che Ikea non è stata consultata su questa iniziativa. La somiglianza non è soltanto prodotto dell’ispirazione, ma potrebbe sconfinare nel plagio.

(POCHI) NUOVI CONTENUTI

Quanto al contenuto, ci sono poche novità. Rispetto alla proposta per le elezioni del 20 dicembre, il catalogo-programma di Podemos offre una nuova “memoria economica”, nella quale sono stati aggiornati suggerimenti legati ai “cambiamenti introdotti dal governo” qualche settimana fa a Bruxelles. La più importante: l’aumento del debito pubblico per ogni legislatura non sarà di 90 miliardi di euro, come prometteva Podemos a dicembre, ma di 60 miliardi di euro. Comunque, il partito di Pablo Iglesias promette di mantenere l’aumento del 3,5% all’anno della spesa pubblica; un indice simile della crescita del Pil tra il 2000 e il 2007. Altre proposte del programma in materia economica sono la creazione di nuovi posti di lavoro, con la speranza di abbassare l’indice di disoccupazione all’11% alla fine della legislatura. Inoltre, c’è un’Agenda sociale, un Piano Nazionale di Transizione Energetica e la revisione dei tagli imposti dal governo fino adesso.

Secondo il sito El Confidencial, il catalogo-programma di Podemos ha una “vocazione di rottura”, ma non sarà il testo che il partito presenterà sul tavolo di negoziazioni in un’ipotetica coalizione con il Psoe per formare il nuovo governo. Podemos aprirà un dibattito aperto con la cittadinanza per aggiustare le proposte e proiettare una riforma costituzionale.


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