Tra un paio di carrozzine e qualche abito talare, alcuni dei principali promotori del Family Day sono tornati all’attacco tra le stanze dell’hotel Columbus, a due passi da San Pietro, in difesa della famiglia tradizionale. A scaldare gli animi la stepchild adoption convalidata due giorni fa dalla conferma di una sentenza della Corte di Appello di Roma da parte della Cassazione. Due donne, a seguito del provvedimento giurisdizionale, diventano genitori di una bambina figlia di un solo componente della coppia. L’attualità ha scosso i partecipanti al convegno “L’amore fa la famiglia?” organizzato ieri all’hotel di via della Conciliazione a Roma.
LA SENTENZA DELLA DISCORDIA
Tra i relatori c’era Filippo Savarese, portavoce Generazione Famiglia, che su Facebook ha commentato come “prevedibile” la decisione della Cassazione “vista la colonizzazione sistematica che certe lobby hanno operato nella magistratura negli ultimi anni”. Savarese ha poi affermato, tranchant, che spesso il nodo non si crea solo a livello legislativo e politico ma perché “ci sono ampi settori dell’ordinamento che delle leggi semplicemente se ne infischiano”. Anche Massimo Gandolfini, neurochirurgo, portavoce del Family Day, si è espresso sul tema: “Con questa sentenza vengono smentiti tutti quei parlamentari della maggioranza che hanno votato le unioni civili dicendo che l’esclusione della stepchild-adoption dalle legge avrebbe senz’altro arginato l’ondata di giurisprudenza creativa”, conclude Gandolfini.
(LE FOTO DEL CONVEGNO “L’AMORE FA LA FAMIGLIA”)
HABITAT (IN)NATURALE?
Il professore e sociologo statunitense Mark Regnerus ha parlato di alcuni suoi recenti studi che “scientificamente” dimostrerebbero che l’amore non può fare la famiglia: “Lo stato non può essere indifferente di fronte alla possibile creazione di famiglie omosessuali – ha dichiarato Regnerus – non può far credere che siano uguali alla famiglia tradizionale per diversi motivi”. tra questi ne ha elencati due in particolare: “L’amore liquido delle coppie omosessuali ha conseguenze psicofisiche sui bambini ai danni delle tasche dello Stato”. In uno dei suoi studi il professore d’oltreoceano dimostrerebbe che “le persone omosessuali tendono ad avere maggiori problemi psicologici” e negare questo sarebbe come negare che ci sono “più uomini malati di cancro ai polmoni perché ci sono più uomini che fumano”.
(TUTTE LE FOTO SCATTATE ALL’EVENTO)
IL DEDALO SENZA FINE
Sul finale ha preso parola anche l’economista e banchiere, già presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), Ettore Gotti Tedeschi: “Sono 40 anni che diciamo le stesse cose: la famiglia è sotto attacco, eccetera eccetera. Ma la verità è che qualsiasi cosa faremo non servirà a niente. Lo so è un paradosso, ma il potere gnostico del mondo non vuole che si rivaluti la famiglia, questa è la verità”. Gotti Tedeschi ha così fatto una breve digressione sulle regioni di questa “crisi familiare”: “Sono 40 anni che studio la materia della natalità e posso dire con certezza che questa non sale dall’inizio degli anni ’70, quando il tasso di crescita annuo era al 4%, poi calato al 2% e poi sceso allo 0% alla fine del decennio. Il crollo dell’economia mondiale è iniziato da lì e la crisi di oggi parte da lì: ne è una conseguenza diretta al 100%”. La crisi, secondo Gotti Tedeschi, avrebbe spaventato talmente tanto da ridimensionare le famiglie e così le nascite: “C’è stato un cambio di strategia contro ‘noi cattolici del piffero’: cambiamo la famiglia, mutiamola geneticamente. Se questo non è frutto di perfidia di cos’altro si può parlare?”.