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Soluzione in stile Grecia per il Monte dei Paschi di Siena?

popolare di vicenza

Trattative ancora in corso tra governo italiano e Commissione europea. Oggetto: se, come e quando ricapitalizzare le banche italiane bisognose di rafforza il patrimonio in caso di ulteriori tempeste finanziarie.

LE TRATTATIVE

Per questo motivo il Tesoro italiano e i rappresentanti della Commissione di Bruxelles sono al lavoro per individuare nelle pieghe della direttiva Ue sul Brrd i contorni giuridici per un intervento anche a carattere statale nel caso di ricapitalizzazioni delle banche private. In primis, in cima ai pensieri dell’esecutivo, ci sarebbero le sorti del Monte dei Paschi di Siena, si dice in ambienti finanziari.

IL DOSSIER MPS

Una indiretta conferma di queste voci sulla banca guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Viola (nella foto) che rimbalzano anche dai palazzi europei arriva oggi dal Corriere della Sera. Il quotidiano diretto da Luciano Fontana in un articolo di Enrico Marro scrive che il ministero dell’Economia retto da Piercarlo Padoan sta valutando l’ìpotesi di una “ricapitalizzazione «in via precauzionale» per le banche che non superano lo scenario «avverso» dello stress test. Esattamente ciò che potrebbe accadere a Mps”. A quel punto, si legge, “il governo potrebbe ricapitalizzare la banca con fondi pubblici senza che ciò si configuri come un aiuto di Stato e senza mettere la stessa banca in risoluzione”.

NON BASTA LA LIQUIDITA’

Che il dossier bancario tra Roma e Bruxelles sia ancora sul tavolo è attestato anche da altre informazioni. Infatti, la garanzia sulla liquidità per le banche che è stata approvata nei giorni scorsi dalla Commissione europea non è ritenuta sufficiente dagli analisti del settore. Anche perché, ha commentato Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, “le banche sono zeppe di liquidità, e dispongono di ampio collaterale con il quale ottenerne altra in ECB attraverso le normali facilities”. Analisi combacia con quanto scritto su Formiche.net anche dall’editorialista Guido Salerno Aletta.

LE IPOTESI ALLA GRECA

Per questo allo studio fra esecutivo italiano ed europeo c’è anche dell’altro, come ha scritto l’agenzia Ansa: “Si tratta di quelle stesse misure già applicate lo scorso anno per la Grecia, nel contesto della ripatrimonializzazione delle quattro banche (Alpha Bank, Piraeus Bank, National Bank of Greece ed Eurobank), a cui arrivarono ad agosto 10 miliardi di euro per rafforzare il capitale”.

LE RICHIESTE DELLA BCE

Nel frattempo, prima del referendum sulla Brexit, da Francoforte, sede della Bce presieduta da Mario Draghi, è partita all’indirizzo di Mps una lettera perentoria. La Banca centrale chiede di fatto all’istituto senese un piano triennale per riportare a livelli fisiologici l’ammontare di crediti difficili, ha svelato oggi il quotidiano la Repubblica in un articolo di Andrea Greco. Ovvero, scrive il quotidiano, “significa più o meno che i banchieri senesi devono compilare una nuova mappa per smaltire almeno una decina di miliardi di euro di sofferenze lorde, degli oltre 27 miliardi che ne frenano da anni il rilancio. Gli obiettivi sono più alti di quelli del piano strategico Mps di un anno fa, che prevedeva al 2018 la vendita di 5,5 miliardi di sofferenze e il recupero interno di altri 6 miliardi”.


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