Skip to main content

Perché contesto le critiche di Fortini, Pd e Corriere della Sera contro di me

Di Paola Muraro
Paola Muraro

Pubblichiamo integralmente l’intervento di cui l’assessore all’Ambiente del Campidoglio Paola Muraro è stata protagonista oggi sul blog di Beppe Grillo a proposito dell’emergenza rifiuti a Roma e delle polemiche che l’hanno investita negli ultimi giorni.

 

Il sistema di partiti e dirigenti che ha ridotto Roma, le sue vie, i suoi monumenti, le sue periferie in vergognosi esempi di degrado e inefficienza ha paura. Per la prima volta nella storia, questo sistema si trova di fronte un gruppo di persone, dal sindaco Virginia Raggi, alla sottoscritta e a tutta l’amministrazione che ha un solo obiettivo: ripulire la città e liberare Ama da chi l’ha ridotta al collasso. Ci vorrà del tempo per rimediare a quello che hanno fatto, e i cittadini ne sono consapevoli.

Molte falsità sono state scritte sul mio conto. Primo: io non ho nessun conflitto di interessi: lavorare in qualità di consulente è legittimo. Sono un’esperta in materia di rifiuti e sostenibilità ambientale e ho prestato le mie competenze per numerose aziende. La mia professionalità può incidere positivamente sulla guida del mio assessorato all’Ambiente a Roma. Quello che in qualsiasi azienda, in qualsiasi amministrazione sarebbe considerato un valore aggiunto, cioè competenza ed esperienza, viene usato dai vecchi partiti come fossero elementi negativi, perché tremano davanti alla volontà politica di sistemare i danni che loro stessi hanno causato.

Hanno scritto anche del milione di euro per le mie consulenze in 12 (dodici) anni (dal 2004 al 2016). Mi faccio i conti in tasca: corrisponde a una media di 90.880 euro l’anno al lordo di tasse, previdenza, assicurazioni e spese per lo svolgimento dell’incarico. Considerando le ore prestate per la mia attività professionale si ottiene un compenso lordo pari a 76 euro al giorno. Vi sembra una cifra folle? E’ folle la strumentalizzazione che ne fanno! Senza contare che la mia consulenza nella controversia contro il proprietario della discarica di mala grotta, Cerroni, ha prodotto per Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti, un risparmio pari a 900 milioni!

Mentre noi ci facciamo portavoce dei cittadini e di chi è costretto a lavorare in impianti di trattamento rifiuti in condizioni disumane, come l’impianto di Rocca Cencia, il presidente di Ama Daniele Fortini si fa portavoce dei dirigenti dell’azienda. Da quello che afferma nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera di oggi, Fortini si fa esplicitamente portavoce degli interessi e dei privilegi dei dirigenti in Ama. Del resto lo dice a chiare lettere: soprattutto le accuse approssimative mosse nei miei confronti, e la documentazione di cui parla provengono tutte da una singola parte: i vertici di Ama. Quei dirigenti, cioè – a eccezione di alcuni – che negli ultimi anni hanno percepito stipendi da capogiro fregandosene della città.

La cittadinanza assume ora un ruolo cruciale e vincolante per la democrazia: sta ai romani, oltre alle speculazioni dei media e agli anatemi delle opposizioni, comprendere chi è la causa della fase di pre-emergenza che attraversa Roma, chi pur di fare in modo che nulla cambi sceglie di sacrificare la città pianificando un vero e proprio golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria di Virginia Raggi.

Credevano che avremmo subito passivamente i loro attacchi, ma adesso hanno a che fare con un’amministrazione che ha un solo intento: ripulire Roma, in tutti sensi. Siamo pronti a recarci in Procura per denunciare ogni più piccola negligenza di chi, sul piano politico e gestionale, ha amministrato AMA in questi anni.
Mi auguro che la commissione Ecomafie abbia intenzione di sentire anche la sottoscritta domani, 2 agosto 2016, e non a settembre, come già preannunciato. Abbiamo presentato richiesta alla Presidenza. Prima in via ufficiosa poi in via ufficiale. Attendiamo fiduciosi un riscontro positivo.


×

Iscriviti alla newsletter