Al Meeting di Rimini non c’è spazio nemmeno quest’anno per monsignor Luigi Negri. Per la seconda volta consecutiva, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio un tempo punto di riferimento dentro Comunione e liberazione, non compare tra i 278 relatori invitati a presenziare a uno dei 106 incontri previsti nel programma ufficiale. E proprio come accaduto a fine estate 2015, anche in questa occasione il prelato già allievo di don Luigi Giussani ha deciso di presentare un suo libro negli stessi giorni del Meeting a pochi chilometri di distanza dalla Fiera che ospita la kermesse.
UN RAPPORTO INCRINATO
Per uno che ha contribuito a costruire Cl e che al Meeting ha partecipato nei panni di relatore per ben 85 volte in 35 edizioni, trovarsi escluso dalla lista degli invitati negli ultimi due anni non deve essere stato facile da accettare. La decisione degli organizzatori della manifestazione ciellina è l’ennesima conferma del rapporto incrinato tra l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e l’attuale guida di Cl rappresentata dal sacerdote spagnolo don Julián Carrón (qui e qui gli approfondimenti di Formiche.net sui recenti screzi), culminate nella presa di distanza ufficiale da parte del Movimento ecclesiale dopo l’indiscrezione pubblicata dal Fatto Quotidiano sulle presunte parole pronunciate dall’arcivescovo nei confronti del Papa Francesco durante un viaggio in Frecciarossa. Una vicenda, in parte smentita dallo stesso Negri, che ha portato l’arcivescovo a esprimere in recenti interviste giudizi severi sui vertici del Movimento ecclesiale.
IL PRIMO SMACCO
Come detto, già un anno fa monsignor Negri – rimasto escluso dalla 36° edizione del Meeting alla quale si era comunque fatto vedere – aveva deciso di presentare un suo libro a poche decine di chilometri. Per la precisione a Dogana di San Marino, nel territorio della sua ex Diocesi guidata prima di trasferirsi in terre ferraresi. In quell’occasione l’arcivescovo aveva dato alle stampe il volume “Il cammino della Chiesa. Fondamenta, storia e problemi” (ed. Ares). A organizzare l’evento era stata la Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II da lui stesso avviata nella piccola Repubblica sul Titano,e la cui direzione è stata affidata a un ciellino storico di Rimini come Marco Ferrini.
IL COPIONE SI RIPETE
Oggi il copione si ripete. Monsignor Negri sarà infatti questa sera alle 19 al Cinema Teatro Tiberio di Rimini, a due passi dalla Fiera dove si tiene la kermesse ciellina, per presentare la sua ultima fatica letteraria dal titolo “False accuse alla Chiesa. Quando la verità smaschera i pregiudizi” (ed. Gribaudi). Si tratta di un manuale che ripercorre tutti quegli episodi che la storiografia ufficiale ha sempre ritenuto vergognosi, dall’avvento della Chiesa nel mondo antico e medievale alle crociate passando per la riforma luterana, fino al ruolo di Pio XI e dei Concordati. “Negri – si legge nella presentazione – tocca davvero i più spinosi, con intento apologetico e al contempo chiarificatore”. Per farlo però, l’arcivescovo allievo di don Giussani deve tenersi alla larga dal Meeting, dove è vero che da due anni a questa parte non si organizzano più presentazioni di libri (fino a qualche edizione fa c’era il format di eventi “Invito alla lettura”), ma è altrettanto vero che in altri tempi un’occasione per fare parlare monsignor Negri la si sarebbe trovata ugualmente. Le cose, evidentemente, sono cambiate.