La Matita di Dio è arrivata alla gloria degli altari. Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) è da oggi Santa per la Chiesa Cattolica. Si conclude in questo modo un cammino iniziato nel 1999, appena due anni dopo la sua morte per deroga di Giovanni Paolo II (dal 1983, proprio per volontà del Papa polacco, i processi di canonizzazione si possono aprire 5 anni dopo la morte del candidato salvo eventuale “sconto” concesso dal Pontefice). Un cammino che questa piccola suora albanese nemmeno avrebbe potuto immaginare.
Il miracolo che ha portato Madre Teresa sugli altari riguarda un uomo brasiliano, Marcilio Haddad Andrino, guarito da un ascesso cerebrale nel dicembre 2008. Quando ormai era prossimo ad essere operato in un estremo, disperato tentativo, la moglie Fernanda – da sempre devota di Madre Teresa insieme al suo parroco, padre Elmiran Ferrera – ha pregato la nuova Santa ponendo delle reliquie sotto il cuscino dell’uomo. Il quale è stato trovato poi dal chirurgo che avrebbe dovuto operarlo, assentatosi un attimo, perfettamente sano e guarito. Era infatti seduto sul lettino operatorio ed al medico ha semplicemente chiesto: “Dottore, ma che ci faccio io qui?”.
I medici non hanno saputo spiegarsi il perché della guarigione. Che è stata segnalata prima a livello diocesano e poi alla Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano, la quale ha emesso il suo verdetto ratificato nel dicembre scorso da Papa Francesco: la guarigione è inspiegabile ed è un vero e proprio miracolo. C’è dell’altro: non solo Marcilio sta bene, ma in seguito ha potuto anche diventare padre di due bambini malgrado i dottori avessero previsto la possibilità di concepimento pari all’1%. Invece questo è avvenuto e padre Brian Kolodiejchuk, il sacerdote delle Missionarie della Carità (fondate appunto da Madre Teresa), ritiene questo addirittura un secondo miracolo.
Quando Papa Francesco ha letto in San Pietro la formula con cui ha proclamato Madre Teresa Santa (in realtà la Chiesa quando canonizza una persona ne riconosce la fama di santità presso il popolo grazie a evidenti segni come un miracolo, ma non solo: questo ha permesso, per esempio, proprio a Jorge Mario Bergoglio di proclamare santo Giovanni XXIII senza miracolo) si è levato un forte applauso. Il Papa nella sua omelia ha sottolineato come riuscirà a tutti difficile chiamare Madre Teresa Santa Teresa, questo perché è prova di come la sua santità sia molto vicina a tutti noi. Per Bergoglio, la Santa ha messo i potenti innanzi alle loro responsabilità ed ai loro crimini: un vero e proprio atto d’accusa mai udito sino ad oggi dalla bocca di un Pontefice durante un’omelia.
Per festeggiare la nuova Santa, il Papa ha deciso di offrire un pranzo a 1.500 poveri e bisognosi nell’atrio dell’aula Paolo VI. Si mangerà la pizza napoletana e gli invitati saranno poveri e bisognosi soprattutto da tutte le case delle Missionarie della Carità di tutt’Italia. Nel corso della Messa di canonizzazione è stata anche letta una preghiera in cinese, a ricordare l’impegno che il Vaticano sta mettendo nella ricerca di un modus vivendi con la Cina.
Nata come Anjezë Gonxhe Bojaxhiu nel 1910, nel 1928 Madre Teresa entra nelle Suore di Loreto, svolgendo attività prima a Parigi, poi a Dublino dove impara l’inglese e dal gennaio 1929 Calcutta. È nell’agosto 1946 quando Madre Teresa decide di dedicare la sua vita al servizio dei più poveri tra i poveri: nel 1948 può iniziare la sua missione che la porterà 2 anni dopo a fondare le Missionarie della Carità. Premio Nobel per la Pace nel 1979, grande amica di Giovanni Paolo II, è morta il 4 settembre del 1997. Beata dall’ottobre 2003, è Santa da oggi, 4 settembre 2016.