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La Cina svela il J-20, il nuovo caccia invisibile di Pechino

Qualche giorno fa la Cina ha svelato al pubblico due dei suoi nuovissimi caccia J-20 durante le manifestazioni del China International Aviation & Aerospace Exhibition di Zhuhai. Si tratta della prima diffusione pubblica di informazioni palpabili sul programma: “Lo sviluppo del J-20, unitamente agli altri velivoli da combattimento in corso di progettazione in Cina, è da tempo seguito con molta attenzione dai servizi di intelligence degli Stati Uniti e dei paesi dell’area asiatica” commenta con Formiche.net Giuliano Ranieri, analista specializzato in questioni militari.

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Che cosa rappresenta il j-20? “Il J-20 è un caccia di quinta generazione con caratteristiche stealth sviluppato in Cina dal Chengdu Aircraft Industries Group. Il velivolo è stato progettato per compiti di superiorità aerea, ma è molto probabile che possa essere utilizzato anche per effettuare attacchi al suolo in profondità”. Perché la notizia di questo primo volo pubblico è così importante (se ne è parlato su Guardian, Financial Times, Reuters, CNN, BBC, per citare parte dell’elenco dei media non specialistici che hanno dedicato spazio al caccia)? “La partecipazione (seppur breve) di due esemplari di J-20 all’airshow cinese, in corso in questi giorni a Zhuhai, rappresenta un chiaro segnale della concreta prosecuzione del programma e dei passi in avanti compiuti dall’industria aerospaziale cinese negli ultimi anni”.

“Quando sento parlare di F-35 contro J-20 penso che è quasi un confronto irrilevante”, ha detto a Breaking Defense il capo di stato maggiore dell’Air Force, il generale David Goldfein. L’alto ufficiale minimizza la tecnologia cinese, sulla quale in effetti rimangono appesi anche i dubbi di molti altri esperti: quasi nessuno crede che entro il 2018, come annunciato, Pechino sarà in grado di rendere operativi i nuovi caccia con tutte le funzionalità previste, soprattutto per quel che riguarda i motori e i sensori più raffinati che ne permettono il volo stealth. “I dati relativi alle prestazioni e alle caratteristiche del velivolo sono ancora molto limitati, appare evidente l’adozione di soluzioni per la riduzione della segnatura radar, però permangono molti dubbi sulla reale efficacia di tali accorgimenti” sottolinea Ranieri.

“Il punto cruciale riguarderà proprio la capacità dell’industria cinese di sviluppare vernici e materiali radar-assorbenti, essenziali per assicurare la furtività del caccia”. Su questo pare che le tecnologie di cui sono dotati i caccia di quinta generazione americani, gli F-22 Raptor e gli F-35 siano molto più avanzate. Gli Stati Uniti hanno impiegato dieci anni per sviluppare una versione del Raptor in grado di volare a piena funzionalità, è dunque pensabile che la Cina non possa avere strada più corta, anche se lo spionaggio potrebbe aver velocizzato il processo. A marzo uscì la storia di Su Bin, un cinquantenne cinese accusato dal dipartimento di Giustizia americano di tradurre dall’inglese al cinese i diversi fascicoli top secret riguardanti progetti di armamenti, tra cui probabilmente quelli degli F-35 e F-22, sottratti con azioni hacker sui computer delle società appaltatrici della Difesa statunitense.

(Foto: Youtube)

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