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Vi racconto cosa è successo nell’assemblea del gruppo Il Sole 24 Ore

Di Nicola Borzi
Vincenzo Boccia

#IlSole24Ore Dunque, oggi in assemblea abbiamo appreso che:

1 – Il Sole 24 Ore ha firmato a dicembre 2012 un contratto triennale, rinnovato a dicembre 2015, con Di Source Ltd. Lo ha firmato, dice il presidente del collegio sindacale Biscozzi, l’ex amministratrice delegata Donatella Treu. Siccome la Di Source Ltd è stata fondata (da azionisti anominimi) a Londra a novembre 2012, è stato proprio lestissimo Il Sole 24 Ore a venire a sapere che tra migliaia e migliaia di società anonime fondate nel mondo in quel mese ce n’era una, sconosciuta, senza un sito internet né un passato da valutare al quale affidare 60MILA nomi di italiani residenti all’estero per fargli matchare abbonamenti digitali del Sole 24 Ore. Siamo certi che la dottoressa Treu troverà il modo di spiegare tutto questo tempismo, questa approfonditissima conoscenza del mercato editoriale digitale londinese, alla Consob e agli inquirenti.

2 – Il presidente del collegio sindacale Biscozzi ci ha riferito che i rapporti tra la Di Source Ltd e Il Sole 24 Ore sono terminati sì ad aprile 2016, ma la disdetta del contratto è stata firmata solo tre mesi dopo, a luglio 2016. A casa mia di solito prima si dà una disdetta e poi si interrompe un rapporto. Ma al Sole non va così: fantastico. La disdetta non è stata firmata dalla dottoressa Treu, che nel frattempo se n’era andata coperta da 1,5 milioni di euro come premio per aver chiuso sei bilanci in profondo rosso, ma dai dirigenti Attilio Galleno, responsabile Acquisti (Acquisti: noi compriamo da Di Source qualcosa?, e cosa?), Facility e Sicurezza, e da Edoardo Zecca, responsabile Operations e Personale.

3 – Sempre oggi abbiamo appreso che il dottor Massimiliano Brullo, al Sole 24 Ore dal 2006 e Direttore Internal Audit, non è più al Sole. Non ci risulta sia stato sostituito, almeno non da un ordine di servizio. Sembra si sia dimesso il 30 settembre, la stessa data – che caso!? vedi che coincidenze la vita… – quando è uscita la semestrale da 49,8 milioni di perdite che ha rivisto i bilanci 2012, 2013, 2014 e 2015 per le banche dati (con questa revisione abbiamo perso patrimonio per 7,5 milioni), e portato in negativo l’Ebitda 2015… Memento audit semper.

4 – Sempre oggi abbiamo appreso che la voce “imposte differite” a bilancio vale 44 milioni di euro: al 30 settembre il nostro patrimonio (capitale + riserve) ne vale 18. Ciao core…

5 – Sempre oggi abbiamo appreso che Confindustria, in base al verbale del consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore del 4 ottobre 2004, dichiara di NON esercitare il coordinamento e controllo sul Sole 24 Ore (ma seguiranno approfondite verifiche). Dunque la riunione del Consiglio generale di Confindustria del 12 ottobre 2016 sui conti e la situazione del Sole 24 Ore era solo una rimpatriata tra buoni (?) amici (?) che discutevano al bar…

6 – Sempre oggi abbiamo appreso (sempre il solito presidente, ma stavolta quello di assemblea, Luigi Abete) che fu l’ex presidente Benedini a portare in porto la cessione dell’ex ramo d’azienda Business Media a Tecniche Nuove. Per fare ciò fu selezionata un’offerta che comportò una svalutazione per 12,609 milioni di euro, che con la revisione ex post salirono a 13,608 milioni, compresa la cessione di una dotazione di cassa del Sole 24 Ore per 10 milioni. C’era sì, un’altra offerta, di LSWR per 4 milioni, compresa la cessione di 3 milioni di cassa, che fu poi rivista dopo una due diligence sul ramo d’azienda in cessione a 6 milioni. Ma Il Sole 24 Ore, il suo Cda, decise di approvare la proposta Benedini che costò alla società – QUOTATA – 13,6 milioni invece di incassare qualche spicciolo. La motivazione addotta dall’ex presidente Benito Benedini fu che si preferiva cedere la Business Media a Tecniche Nuove – dice Abete oggi – “per garantire la continuità alle testate cedute”. Che cuor d’oro, Benedini, che s’interessa delle testate cedute (o del loro stampatore?) a spese dei suoi azionisti… Altre offerte non furono formalizzate, sebbene vi fosse stato un interesse manifestato dal gruppo Donati.

7 – A parte il dottor Abete e la dottoressa Panucci, il collegio sindacale e il rappresentante degli azionisti di categoria speciale Anaclerio, del nuovo CdA del Sole nominato oggi non era presente nessuno: la prossima assemblea di rinnovo cariche la faremo direttamente il mercoledì in prima serata su Rai 3 a “Chi l’ha visto?” con la conduzione di Federica Sciarelli e la regia di Simonetta Morresi.

8 – Almeno il Presidente Boccia poteva venire a salutarci. Invece ha preferito andare ieri sera a portarci i suoi saluti e la promessa di “lacrime e sangue” alla 7 dal suo collaboratore (per parte di Radio24) Giovanni Minoli. Se fosse andato invece su Rai3 a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio avrebbe potuto portargli i saluti del suo ex socio Giorgio Fossa in Salute&Benessere Channel. Aspettiamo con trepidazione in azienda il nuovo presidente Fossa: così ci faremo spiegare come si vende un canale televisivo al Sole 24 Ore che sull’operazione – secondo i bilanci compulsati da Giorgio Meletti del Fatto Quotidiano – ci perde oltre una dozzina di milioni di euro. L’unico che è intervenuto in assemblea a parte il presidente Abete è stato un dipendente di Confindustria, un avvocato: la dottoressa Panucci, pur presente, non ha fatto sentire la sua voce. Li salutiamo caramente.

9 – Siamo senza una guida in azienda: adesso pare ci mandino il dottor Moscetti. Pare sia molto amico dell’ex presidente Benedini. Gli diamo un caloroso benvenuto.

10 – Non si è visto nemmeno il direttore, Roberto Napoletano, che era aduso frequentare le assemblee societarie ma anche le riunioni del Consiglio di amministrazione (da invitato del presidente, dice Abete) del Sole 24 Ore.

11 – Dopo le dichiarazioni di Boccia da Minoli ieri sera siamo scesi in sciopero.

12 – “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”: tenete bene in mente questa frase e vedremo chi sarà il primo a utilizzarla, dentro ma soprattutto fuori della sede di Via Monte Rosa 91.

(post tratto dal profilo Facebook di Nicola Borzi)


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