Morto un Papa, se ne fa un altro. In questo caso il compito non sarà semplice perché si tratta di Fidel Castro. Sebbene questi non fosse più lo stratega dell’esecutivo cubano, ed è già dal 2006 che il governo si preparava alla transizione, la morte fisica dell’ex presidente segna un punto di svolta per il regime.
TRA FRATELLI E SORELLE
Fidel Castro era molto discreto riguardo la sua vita privata. Aveva una famiglia numerosa tra fratelli, figli e nipoti. Quel poco che si sa dell’infanzia e della giovinezza è raccolto nel libro di memorie, presentato nel 2012 e scritto con la giornalista cubana Katiuska Blanco: “Fidel Castro, guerrigliero del tempo”.
Castro aveva detto alla giornalista di avere un buon rapporto con tutti i suoi fratelli, ma c’erano alcuni cui era più legato. Aveva spiegato che Raúl Castro – oggi presidente di Cuba, cinque anni più piccolo di lui – era stato l’unico ad accompagnarlo nella “coscienza politica rivoluzionaria”.
L’altro fratello, Ramón Castro, il più grande del clan Castro, è morto a febbraio del 2016. Anche lui aveva partecipato alle rivolte contro il dittatore Fulgencio Batista, per poi scegliere di dedicarsi all’attività agricola invece che alla vita politica.
Fidel aveva anche tre sorelle: Ángela, che è morta nel 2012 a La Habana, nonostante la notizia della sua scomparsa non è stata diffusa; Agustina, che vive ancora sull’isola, ed Enma, che è andata a vivere in Messico. La più critica verso il regime dei Castro è Juanita, che vive esiliata a Miami, e che nel 2009 ha pubblicato il libro “I miei fratelli Fidel e Raúl: la storia segreta”, scritto a quattro mani con la giornalista messicana María Antonieta Collins.
FIGLI (RICONOSCIUTI E NON)
Il primogenito di Fidel, nato dal matrimonio con Mirtha Díaz Balart – la prima moglie, quando ancora era studente di Diritto a La Habana – si chiama Fidel Castro jr. È conosciuto come Fidelito. Laureato in Fisica nucleare nella vecchia Unione sovietica, Fidelito è stato alla guida del programma nucleare cubano dal 1980 al 1992, quando il padre lo licenziò. Lo stesso Fidel aveva spiegato che suo figlio non si era dimesso, ma era stato licenziato perché colpito “da un’incomprensibile sete di potere”. Fidelito è stato, poi, Consigliere di Stato e oggi continua ad apparire ad alcuni eventi pubblici.
Ad aver avuto maggiore visibilità negli ultimi anni sono stati i figli che Fidel Castro ha avuto con Dalia Soto del Valle. Questi portano tutti nomi che cominciano con la lettera “A”, Alexis, Alejandro, Ángel, Álex e Antonio e sono gli eredi naturali del potere politico di Fidel. Il più conosciuto è Antonio (Tony). Chirurgo ortopedico ed ex medico della nazionale di baseball dell’isola, è poi diventato vicepresidente della Federazione di Baseball di Cuba. Tony è nato nel 1969 (qui il ritratto di Formiche.net), ha una grande passione per il golf e per le donne che si dice lo abbiano allontanato dal cerchio del potere.
Alex Castro Soto del Valle è nato nel 1963. Laureato in Ingegneria tecnologica dell’industria elettrochimica a Mosca, dal 1998 è cameraman della tv di Stato cubana. È appassionato di fotografia. Sono suoi gli scatti più importanti pubblicati dal quotidiano Granma e dal sito del governo Cubadebate.
Tra i nipoti, quello più famoso è Antonio Castro, ma non per la passione politica. Il diciannovenne di capelli lunghi ha sfilato come modello durante l’evento organizzato da Chanel a La Habana (qui l’articolo di Formiche.net).
Da una storia fugace avuta con Natalia Revuelta, moglie di un medico prestigioso, Fidel Castro ha avuto una figlia, nel 1956, ma mai riconosciuta: Alina Fernández, che vive negli Stati Uniti e si è dichiarata critica del regime cubano. Alina scrisse un libro nel 1997, intitolato “Alina. Memorie della figlia ribelle di Fidel Castro” che le è valso la denuncia per diffamazione da parte della zia Juanita. La ragazza è stata costretta a pagare 45mila dollari di sanzione dopo avere perso il processo.
I NIPOTI CON POTERE
Secondo gli analisti, sarà scelto tra i figli di Raul il successore alla presidenza cubana. Dal matrimonio con Vilma Espín, la compagna di lotta a Sierra Maestra durante gli anni della rivoluzione, sono nati Déborah, Nilsa, Mariela e Alejandro.
Mariela Castro Espín è quella con maggiore visione mediatica. Negli ultimi anni, in qualità di presidente del Centro Nazionale di Educazione Sessuale (Cenesex) si è impegnata in favore dei diritti della comunità omosessuale di Cuba.
Ma è Alejandro Castro Espín l’uomo destinato a guidare il futuro della rivoluzione cubana. Come ha spiegato lo scrittore e dissidente cubano Orlando Luis Pardo Lazo in una conversazione con Formiche.net, sarà probabilmente lui il nuovo segretario generale del Partito Comunista Cubano, dopo le elezioni del 2018. Colonnello del ministero degli Interni, Castro Espín è nato nel 1965. Perse un occhio in un incidente ad Angola, quando le forze cubane combattevano con i soldati di José Eduardo Dos Santos. È il secondo uomo di potere nel governo cubano e capo coordinatore del Consiglio di Difesa e sicurezza nazionale di Cuba, l’istituzione che sorveglia l’intelligence cubana. Castro Espín ha avuto un ruolo importante nelle trattative con Barack Obama per porre fine all’embargo e discutere dei nuovi rapporti tra Stati Uniti e Cuba (qui l’elenco degli articoli di Alejandro Castro Espín su Cubadebate).
Al di fuori dalla famiglia Castro, chi potrebbe occupare la presidenza, secondo alcuni analisti cubani, è l’attuale vicepresidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Ingegnere elettronico di 55 anni, occupa la posizione dal 2012. Ha sempre lavorato nel marketing e non ha mai fatto parte dell’élite politico-militare cubana. Questi è anche secondo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista.