Un atto di accusa, preciso ed impietoso, a riguardo della legge contro le Popolari voluta dal passato governo: questa è l’ordinanza di incostituzionalità depositata oggi dal Consiglio di Stato.
51 pagine serrate che sottolineano a molteplici titoli, concorrenti e pur separatamente validi, i profili di incostituzionalità che caratterizzano una (pretesa) riforma varata per decreto legge, come neanche il fascismo (che pure ce l’aveva con banche che non sono mai state vassalle di alcun potere politico) aveva osato fare nel procedere anch’esso, reiteratamente, contro il credito cooperativo.
Ora, l’attuale governo sa cosa dovrebbe fare per evitare che l’attacco alle Popolari produca altri danni, e a sostegno di quelle banche di territorio che sono davvero, e tradizionalmente, di aiuto alle piccole e medie aziende, di qualunque settore.