“Operazione che indubbiamente ha risvolti positivi per il sistema Paese”. Così Il Sole 24 Ore, in un editoriale di prima pagina a firma di Alessandro Graziani, prende posizioni sulla partita in corso in Assicurazioni Generali. L’operazione appoggiata dal quotidiano della Confindustria è quello che avrebbe in cantiere Intesa Sanpaolo per sventare un ingresso massiccio dei francesi di Axa nel capitale del gruppo assicurativo di Trieste con il beneplacito di Mediobanca, socio di Generali.
“E’ indubbio – si legge nell’editoriale del Sole 24 Ore – che lasciare andare all’estero la testa anche di uno solo di questi giganti della finanza (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Unipol Sai, ndr), potrebbe avere gravi conseguenze per l’economia reale (e in prospettiva dei titoli del debito pubblico) del Paese”. La “tutela dell’italianità delle grandi istituzioni finanziarie, certamente auspicate anche dal governo e dalle Autorità, non devono in alcun modo trasformarmi in dirigismo – sottolinea il quotidiano diretto da Roberto Napoletano – Ma non possono neanche essere prregiudizialmente contrastate, se basate su validi progetti industriali”.
In questo senso il quotidiano di Confindustria, nell’editoriale firmato da Graziani, sottolinea che “i possibili spazi di collaborazione tra Intesa e Generali sono enormi”: “Dalle assicurazioni (Generali Italia e Intesa Vita) alla gestione del risparmio (Banca Generali, Eurizon, Banca Fideuram”. Oltre ad elogiare i progetti sistemici di Intesa retta dall’amministratore delegato, Carlo Messina, Il Sole 24 Ore critica la mossa decisa ieri dai vertici del gruppo assicurativo di Trieste capitanato da Philippe Donnet, con l’acquisto del3% di Intesa come mossa di arrocco anti scalata: “Una prova muscolare – scrive Il Sole – che per il momento appare più come un sintomo di debolezza che di forza”. Reazione, chiosa Graziani, “che non si era vista quando per mesi i francesi di Axa hanno accarezzato, forse senza mai abbandonarla, l’idea di un’avanzata su Generali”.
Infine, un auspicio: “Può darsi – conclude Il Sole 24 Ore – che in questo caso si tratti di un tentativo (anche legittimo) dei vertici e del board della compagnia italiana di alzare il prezzo, in caso di offerta da parte di Intesa. Giusto valutare gli interessi di tutti gli azionisti, altrettanto giusto valutare tutti i progetti industriali che dovessero essere proposti ai soci”.