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Perché Vincent Viola non sarà segretario dell’Esercito degli Stati Uniti

Vincent Viola, il miliardario americano, veterano dell’esercito, che Donald Trump aveva scelto come segretario dell’US Army, si è ritirato prima ancora di essere confermato.

LA SCELTA
La notizia arriva proprio mentre Viola stava completando l’iter di audizioni al Congresso per la conferma della nomina. Le indiscrezioni, non ancora confermate dalla Casa Bianca, sono apparse per la prima volta su Military Times, e sarebbero state confermate da due funzionari dell’amministrazione. “Apprezzo la fiducia che il presidente Trump ha mostrato per me”, ha detto Viola. “Offro il mio costante sostegno al presidente Trump e alla sua amministrazione, e sono ansioso di raddoppiare i miei sforzi per sostenere l’esercito e dei suoi veterani come privato cittadino”.

LE PAROLE DI MATTIS
La scelta dell’italo-americano per la sostituzione di Eric Fanning era stata resa nota circa un mese prima dell’Inauguration Day. Era stato proprio il segretario alla Difesa designato James Mattis a volere Viola al vertice di un Segretario che rientra nella competenza del Dipartimento della Difesa (DoD). Mattis, attraverso le parole del portavoce del Pentagono Jeff Davis, si è detto deluso ma pronto a “comprendere e rispettare la decisione di Mr. Viola”. Il nuovo segretari alla Difesa “è fiducioso che Viola rimarrà un convinto sostenitore dei soldati americani e raccomanderà presto un altro candidato a Trump”, ha aggiunto Davis.

LE RAGIONI DELLA RINUNCIA
Non ci sono ancora conferme circa le ragioni della rinuncia da parte del veterano dell’esercito ma, secondo il Washington Post, sarebbero legate alle attività finanziarie del miliardario. Dal New York Times erano difatti emerse indiscrezioni alcuni giorni fa sulla vendita da parte di Viola della quota di maggioranza di Eastern Air Lines, in cambio di una quota di Swift Air, una compagnia di voli charter più piccola che vanta però con il governo americano sub-contratti, difficilmente tracciabili, per svariati milioni. Un portavoce dello stesso segretario dell’Esercito designato, aveva detto al Times che Viola aveva condiviso tutte le proprie attività di business con il team di transizione e che stava “attivamente perseguendo il pieno rispetto di tutti  i requisiti necessari per a propria conferma”.

UN VETERANO MILIARDARIO
Sessantenne originario di Brooklyn, figlio di un immigrato autista di camion, Viola è un veterano dell’esercito con un patrimonio che Forbes stima di circa 1,77 miliardi di dollari. “È la prova vivente del sogno americano”, aveva detto Trump rendendo pubblica la scelta del successore di Eric Fanning. Dopo la carriera militare, Vincent Viola ha fatto fortuna fondando nel 2008 la Virtu Financial, società dedicata al commercio elettronico, e poi quotandola in borsa nell’aprile del 2015. Nel 2013 ha inoltre acquistato, per circa 160 milioni di dollari, la squadra di football americano dei Florida Panters. Il figlio John, a soli 32 anni, è presidente della National Italian American Foundation (Niaf), la più importante associazione italo-americana negli Stati Uniti.

(Qui il foto-racconto di Modocane Formiche sui primi dieci giorni di Donald Trump da presidente degli Stati Uniti)


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