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Sole 24 Ore, ecco il decreto di perquisizione

Sole 24 Ore

Il direttore del Sole 24 ore, Roberto Napoletano, l’ex presidente del gruppo, Benito Benedini, e l’ex amministratore delegato, Donatella Treu, sono indagati nell’inchiesta milanese sul gruppo che fa capo a Confindustria.

L’accusa ipotizzata nei loro confronti dai pm Fabio De Pasquale e Gaetano Ruta è false comunicazioni sociali. Nel mirino dei magistrati milanesi ci sono i dati degli abbonamenti digitali del quotidiano. Altre sette persone sono invece accusate di appropriazione indebita. Da questa mattina sono in corso perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede del Sole che per oggi pomeriggio ha convocato un’assemblea straordinaria dei giornalisti.

L’accusa di false comunicazioni sociali ruota attorno copie digitali “multiple”, ossia copie del quotidiano vendute “in blocco” ad aziende e poi distribuite a dipendenti, clienti o fornitori. Il numero dichiarato dai vertici del gruppo nel marzo 2016 non venne conteggiato da Ads, la società che si occupa di certificare i dati di vendita dei giornali. Secondo l’accusa, i vertici del gruppo avrebbero volutamente gonfiato i dati di vendita falsificando così la situazione patrimoniale e beffando gli investitori pubblicitari.

Un acquisto fittizio di abbonamenti digitali che sarebbe stato realizzato anche attraverso la società britannica Di Suorce Limited che gestiva le vendite digitali per conto del Sole 24 ore. Nel decreto di perquisizione, i pm fanno anche riferimento a una percentuale rilevante di copie cartacce finite al macero.

I magistrati milanesi ipotizzano anche un’appropriazione indebita di 3 milioni di euro. In questo secondo filone di indagine risultano indagati l’ex direttore dell’area digitale del Sole 24 Ore e ora deputato del Gruppo Civici e Innovatori, Stefano Giuseppe Quintarelli, suo fratello l’imprenditore Giovanni Paolo Quintarelli, l’ex direttore finanziario del gruppo, Massimo Arioli, e l’ex direttore area vendite, Alberto Biella. Sotto inchiesta anche Filippo Beltramini, responsabile di una società inglese controllata da Di Source, e il commercialista Stefano Poretti.

QUI IL DECRETO DI PERQUISIZIONE COMPLETO (PDF)

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