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Cosa ha detto (e cosa non ha detto) Davide Casaleggio da Lilli Gruber a Otto e Mezzo

casaleggio

Ieri sera Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto Casaleggio scomparso lo scorso anno, ha fatto la sua prima apparizione televisiva ospite della trasmissione Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber. L’occasione è stata la presentazione dell‘iniziativa del M5S che l’8 aprile ad Ivrea (TO) ricorderà il “guru” del M5S ad un anno dalla sua morte prematura.

LA CASALEGGIO ASSOCIATI NON SI OCCUPA DEL M5S

Davide Casaleggio, presidente della Casaleggio Associati, dedica le sue prime parole dell’intervista a chiarire il suo ruolo nel M5S. “La Casaleggio Associati non si occupa direttamente del M5S”, dice. “Ad oggi è la piattaforma Rousseau a farlo, la stessa che ha in carico il Blog Le Stelle e tutto quanto ruoti intorno al M5S. La Casaleggio Associati ha prodotto Rousseau e l’ha donato al M5S, ma la sua occupazione principale è la formulazione di strategie di reti per i propri clienti”.

CASALEGGIO: MIO PADRE? ERA UN SOGNATORE

Chiarita la sua posizione rispetto al movimento, Casaleggio jr ha ricordato la figura del padre, fondatore insieme a Beppe Grillo del M5S. “Mio padre era un sognatore che non si arrendeva mai. Era un uomo riservato che non amava il clamore della ribalta. Ha condotto una vita partendo da progettista di sistemi operativi all’Olivetti, poi è diventato manager di un’impresa di 1000 persone infine è diventato imprenditore lui stesso. Il suo obiettivo era condurre una vita normale ma con obiettivi ambiziosi che cercava di raggiungere. Nel 2004 ha incontrato Beppe Grillo ed ha capito le potenzialità della rete e quanto poteva essere molto più potente dei media tradizionale”, prosegue Casaleggio. “Crearono il blog e dopo un solo anno divenne il primo in Italia e uno dei primi al mondo. Leggendo quei commenti mio padre e Beppe Grillo capirono che vi era un’ampia porzione di popolazione italiana che non aveva rappresentanza politica e quindi quasi in modo naturale arrivò il M5S che oggi è la prima forza politica del Paese”.

MEETING DI IVREA: È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCEGLIERE LA CLASSE DIRIGENTE DEL M5S?

Nel suo debutto televisivo Casaleggio jr è stato affiancato dal sociologo Domenico De Masi e da giornalista Gianluigi Nuzzi, entrambi tra gli invitati al convegno di sabato prossimo dal titolo “SUM#01“, come anticipato giorni fa da Formiche.net. La conduttrice Lilli Gruber ha avanzato l’ipotesi che quello di Ivrea possa essere il primo passo di “normalizzazione” del Movimento. Per lo meno nella scelta della classe dirigente dato che tra gli invitati figurano nomi come: Fabio Vaccarono, Ceo Google Italia, il direttore del tg de “La 7” Enrico Mentana, Nicola Bedin, amministratore delegato dell’ospedale San Raffaele Milano, il giornalista Massimo Fini, il membro del CdA Rai Carlo Freccero, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, Paolo Magri, direttore dell’Ispi e David Corsini dell’Istituto Italiano di Tecnologia. “Quella di sabato sarà l’occasione per far incontrare visioni differenti”, dice Nuzzi. “Casaleggio ha intuito che il mondo industriale era basato sulle istituzioni mentre quello post industriale sui movimenti” – aggiunge De Masi – “Ha capito prima degli altri l’importanza della digitalizzazione e che il  malessere diffuso può essere tradotto in voti, consenso e potere grazie alla democrazia diretta. E’ possibile che tra 10 anni tutti i partiti si saranno trasformati in movimenti”.  Casaleggio, però, nega che ad Ivrea il M5S abbia intenzione di “reclutare” i suoi uomini migliori in vista delle prossime elezioni politiche. “Si stanno facendo congetture su una giornata che ha l’obiettivo di parlare di futuro. Ci saranno giornalisti, studiosi, astronauti e speleologi con i quali ci interrogheremo sul futuro” – precisa Casaleggio – “Lo scorso anno l’Adidas ha riportato in Germania, dalla Cina, una parte della produzione. Lo ha fatto con un’impresa molto avanzata dal punto di vista dell’automazione. Noi ci troviamo ad un bivio, o confrontarci con il salario cinese oppure iniziare a fare ricerca e sviluppo e competere sull’automazione. Chi non ha idee è destinato ad avere un salario cinese. Noi dobbiamo tornare a riflettere e capire in che direzione sta andando il mondo, la tecnologia e l’uomo. Sabato esploreremo questo con gli esperti e studiosi invitati ad Ivrea. Certo il M5S sta lavorando sulla classe dirigente e ha già ottenuto ottimi risultati nelle città che sta governando. Stiamo ottimizzando la ricerca ma questo esula dagli impegni di sabato”.

“ROUSSEAU”: IL MODELLO DI DEMOCRAZIA DIRETTA MESSA A RISCHIO DAL GARANTE BEPPE GRILLO

Se può essere accreditata l’ipotesi che il M5S stia battendo altre strade per la selezione della sua futura classe dirigente, vero è che fino ad oggi è stata la rete e, in particolare, la piattaforma “Rousseau” lo strumento di selezione utilizzato dai pentastellati. “Il M5S grazie a Rousseau dà la possibilità di scegliere non solo i candidati da portare in Parlamento ma anche le norme da discutere. Ad oggi sono 14 le proposte di legge che hanno seguito questo iter” – sottolinea Casaleggio – “Con Rousseau la partecipazione è continua”. La sua posizione è però stata in parte sconfessata da alcuni interventi di Beppe Grillo, che operando ex post ha di fatto sconfessato le scelte della rete. L’ultimo caso è quello delle “Comunarie” di Genova dove il “garante” Beppe Grillo ha posto il veto sulla candidata Marika Cassimatis scelta dal maggior numero di votanti. “In  un movimento così aperto è necessario che vi sia un garante che intervenga in occasioni di decisioni che possono arrecare danno al movimento” – prosegue Davide – “Grillo, in quanto garante, ha deciso di mettere in atto una sua prerogativa”.

CASALEGGIO: “CHI SONO? UN DISCIPLINATO AMANTE DEL RISCHIO”

Casaleggio, infine, traccia le direttrici del programma del M5S. “Sono due le sfide per l’Italia: da una parte ci sono gli investimenti in ricerca e sviluppo, dall’altra c’è il reddito di cittadinanza. Io inizierei a tagliare le pensioni d’oro e i  vitalizi”. Sul rapporto con possibili alleati il Presidente della Casaleggio Associati è molto chiaro. “L’ultima cosa che ricordo di Renzi è che ha preso un referendum sul quale aveva scommesso la sua vita politica. Aveva detto che si sarebbe ritirato dalla vita politica attiva, ha perso ma è ancora qui dunque non mi sembra molto affidabile, vorrei parlare con persone credibili”. Le ultime parole sono ancora per il padre, prematuramente scomparso. “Il mio obiettivo non è sostituire mio padre, figura cardine del M5S. Il mio obiettivo è continuare ad aiutare il M5S come ho sempre fatto” – conclude Casaleggio – “Ricordo le lunghe partite a scacchi con mio padre, sono tra i momenti più belli passati insieme. Il gioco degli scacchi ti insegna a riflettere ma fare una traslazione con il mondo della politica ha poco senso. In politica bisogna avere qualche ideale, qualche sogno. Negli scacchi ci vuole disciplina e un pizzico di rischio. Ecco dire che io sono un disciplinato amante del rischio”


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