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Ong e Libia, cosa hanno scoperto i Servizi segreti di Germania, Italia e Olanda

Riccardo Fraccaro Libia

“Zuccaro ha evidenze e intercettazioni che forse non può usare. Evidentemente sono informazioni che ha ricevuto anche da Servizi segreti italiani in Libia”. È quello che ieri sera ha detto il deputato Riccardo Fraccaro (nella foto) del Movimento 5 Stelle nel corso della trasmissione Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli su La 7. Fraccaro ha chiosato così le ultime esternazioni del procuratore di Catania che peraltro a fine marzo nel corso di un’audizione in Parlamento aveva spiegato nei dettagli informazioni e dubbi sull’attività di alcune organizzazioni non governative nel soccorso dei migranti che partono dalla Libia (qui l’approfondimento di Formiche.net con i passi salienti dell’audizione parlamentare di Zuccaro). Nel frattempo dopo le ultime dichiarazioni del magistrato è divampata una baruffa politica (qui il corsivo di Stefano Vespa su Formiche.net) e il Csm (Consiglio superiore della magistratura) affronterà il caso il prossimo 3 maggio. Ma ecco tutti i dettagli che sono finora emersi sulle informazioni giunte dall’Intelligence sulla questione.

IL LAVORO DEI SERVIZI SEGRETI

Le rivelazioni del pentastellato Fraccaro si rintracciano nella sostanza oggi sul Fatto Quotidiano in un articolo scritto dal vicedirettore Stefano Feltri. Aggiunge il quotidiano La Stampa: “Sono arrivati a Catania anche i rapporti riservati dell’intelligence italiana. Altre segnalazioni delicatissime. È stato ricostruito, ad esempio, l’enorme andirivieni dei gommoni nei giorni di Pasqua, con porti di partenza e navi delle Ong in attesa. Sono quelle ricostruzioni che nel governo italiano hanno fatto pensare che vi fosse «una regia» dietro la partenza simultanea di ben 8500 migranti”.

IL REBUS GIURIDICO

“Questi rapporti, ai sensi della legge 124 sui servizi segreti – scrive il giornalista Francesco Grignetti del quotidiano La Stampa – sarebbero acquisibili dal magistrato, tramite una delega specifica alla polizia. Ma forse non possono bastare per impiantarvi un procedimento penale. Occorre molto di più. Servirebbe ad esempio qualche prova concreta di un trasferimento di soldi che accompagni i “contatti”. Zuccaro lo sa, perciò ha dato disposizione ai suoi investigatori di seguire prioritariamente i flussi finanziari”.

I RAPPORTI DEGLI 007 STRANIERI

È una sorta di rebus giuridico che al momento non ha soluzione quello in cui lavora la procura di Catania. E a Zucaro le informazioni non sono soltanto giunte dall’Intelligence italiana sul ruolo delle Ong nel soccorso dei migranti dalla Libia: “La sua indagine – aggiunge La Stampa – poggia sui report di alcuni servizi segreti – quello tedesco e quello olandese – che da mesi monitorano alla loro maniera le comunicazioni da e per la Libia. Si sono mossi, i servizi d’intelligence del Nord Europa, attraverso le navi militari inquadrate nel dispositivo europeo Eunavformed-Sophia e attraverso alcuni natanti fantasma. Dapprima sono stati informati i rispettivi governi. Poi i loro rapporti sono stati veicolati da Frontex alla procura di Catania attraverso canali riservati”.

LA CONCLUSIONE

Conclusione: “Quei rapporti, però, pur utilissimi per l’inchiesta, sono assolutamente inutilizzabili ai fini del procedimento italiano. La legge è molto chiara. Siccome gli 007 tedeschi e olandesi si muovono senza avere avuto l’autorizzazione preventiva di un magistrato, a differenza dell’intelligence italiana, le loro intercettazioni è come se non esistessero”.

(TUTTI I DETTAGLI DELL’AUDIZIONE DEL MAGISTRATO ZUCARO SU ONG, LIBIA E MIGRANTI)


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