Lo scontro fra Beppe Grillo e il mondo dell’informazione ha varcato i confini nazionali. L’ultima polemica è stata innescata dal New York Times, che in un editoriale ha preso di mira il Movimento 5 Stelle accusandolo di fare “campagna attiva” contro i vaccini. “Sono bufale internazionali – ha replicato oggi dal suo blog Beppe Grillo – Serve un vaccino contro le cazzate dei giornalisti”. Grillo ha smentito l’esistenza di una campagna del M5S contro i vaccini. Quello che non ha detto, però, è che esiste una proposta di legge del M5S che, richiamandosi a uno studio clinico, sostiene eccome il legame fra vaccini e malattie.
L’ATTACCO DEL NEW YORK TIMES
L’articolo del New York Times prende direttamente di mira Grillo. “In Italia, il populista M5S guidato dal comico Beppe Grillo ha fatto campagna attiva su una piattaforma anti-vaccini, rilanciando inoltre falsi legami fra vaccinazione e autismo”. Il quotidiano newyorkese suggerisce che “l’epidemia di morbillo in corso in questi mesi in Italia e in altri paesi europei potrebbe essere il risultato di un calo delle vaccinazioni, causato da dichiarazioni fuorvianti e incuranti dei rischi”. Il New York Times aggiunge “Il M5S può non essere il responsabile dell’epidemia di morbillo, poiché lo scetticismo sui vaccini è precedente all’ascesa del partito. Tuttavia la percentuale di vaccinazioni sui bambini piccoli è calata negli anni recenti dall’88% del 2013 al 85,3% del 2015”. E ancora: “Combattere lo scetticismo sui vaccini non è facile, perché anche gli innumerevoli studi che hanno affermato l’inesistenza di collegamenti fra i vaccini e l’autismo hanno faticato a penetrare la nebbia alimentata da Mister Grillo e dai suoi”.
LA REPLICA DI GRILLO
La risposta di Grillo non si è fatta attendere. Ed è una secca smentita giunta via blog: “A conferma di questa balla non c’è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla. Non c’è perché è una balla. Non esiste nessuna campagna del Movimento 5 Stelle contro i vaccini, né una piattaforma anti vaccini, né sono mai stati ripetuti falsi legami tra vaccinazioni e autismo”. Grillo ha poi invitato il NY Times a “dire quali sono le fonti su cui si basa questa fake news” e a “chiedere subito scusa per questa bufala internazionale”.
LA PROPOSTA DI LEGGE ANTI-VACCINI DEL M5S
In realtà le posizioni anti-vaxer assunte da una parte del M5S sono un dato di fatto. Senza andare a rispolverare lo spettacolo di Grillo del 1998 in cui il comico suggeriva l’inutilità dei vaccini e l’indebolimento del sistema immunitario provocato dei vaccini, basta andarsi a leggere la proposta di legge numero 2077 a firma dei deputati Corda, Rizzo, Artini, Basilio, Tofalo, Paolo Bernini, Frusone, Cecconi, Baroni, Dall’Osso, Grillo e Mantero. Una proposta legge che aveva l’obiettivo di consentire ai dipendenti pubblici di rifiutare le vaccinazioni obbligatorie. Nelle premesse della proposta si legge: “Recenti studi hanno messo in luce collegamenti fra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali la leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie”. I deputati si concentrano sui militari, che rifiutando la vaccinazione commettono un reato. “Una volta arruolati, ricevono una notevole dose di vaccini che si somma a quella già ricevuta durante l’infanzia. Secondo i proponenti, a fronte di una norma costituzionale (art. 32, ndr) che chiaramente proibisce trattamenti sanitari obbligatori, suscita perplessità e sconcerto il fatto che per un militare si possa prefigurare il carcere semplicemente per aver rifiutato un trattamento sanitario che egli ritiene pericoloso per la propria salute”.
L’INTERVISTA DI PAOLA TAVERNA
E poi c’è una controversa intervista rilasciata qualche mese fa da Paola Taverna a Piazza Pulita, in cui la senatrice ha espresso una posizione piuttosto scettica verso i vaccini. “C’è una sentenza che sostiene che un vaccino può causare l’autismo, ci date la possibilità di verificare? La gente non fa più i vaccini perché purtroppo molte case farmaceutiche, molte posizioni prese dal Ministero della salute e da vari comparti sanitari, hanno portato a una profonda sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Oggi qualunque cosa dicono ti fai quattro domande. Perché lo stanno dicendo? Forse c’è un interesse dietro a quello. Le case farmaceutiche devono vendere qualcosa? Si sono trovati un vaccino che non sanno cosa faccia e ce lo vogliono somministrare? Si chiedano perché la gente non fa più vaccini. Forse hanno capito che in molto di quello che passa c’è una parte di verità, una parte di interesse e una parte di menzogne”.
DI BATTISTA: “VACCINERO’ MIO FIGLIO”
Va detto che la posizione anti-vaxer del M5S sembrava assai più forte qualche anno fa e negli ultimi mesi sembra sfumare. Lo confermano le parole di Alessandro Di Battista, che in una recente intervista a 8 e mezzo, su La7, ha annunciato che vaccinerà suo figlio, la cui nascita è attesa nei prossimi mesi.