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Perché il Germanellum è stato rottamato

MATTEO RENZI, germanellum

Chi aveva interesse veramente a un accordo sulla legge elettorale, il Germanellum, per andare al voto al più presto? Matteo Renzi. Soltanto Matteo Renzi, smanioso di tornare a Palazzo Chigi.

Non Beppe Grillo: il Movimento 5 Stelle da un lato non ha bisogno di stringere accordi con alcuno, neppure per concordare una legge elettorale, e dall’altro pensa (sondaggi alla mano) che la sua spinta progressiva elettoralmente non è finita, quindi meglio votare l’anno prossimo.

Non Silvio Berlusconi: Forza Italia non è pronta per allestire una lista variegata e eterogenea che possa andare ben oltre il 10 per cento e non ha ancora trovato una faccia con appeal mediatico da presentare come candidato premier.

Non Matteo Salvini: per le stesse ragioni del Movimento 5 Stelle.

Per questo l’affossamento dell’accordo sul Germanellum oggi alla Camera non deve meravigliare troppo… E chissà che invece siano stati proprio i renziani a far saltare di soppiatto il banco per dire: raga’ così non si può andare avanti… Anche se ora Renzi dice: si vota nel 2018.

Appuntamento alla prossima piroetta?


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