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Elezioni amministrative, ecco come e dove il centrodestra ha stracciato il centrosinistra

berlusconi

Matteo Renzi non ha un buon rapporto con le amministrative. Nel 2016, da segretario Pd, ha perso a Roma e a Torino. I dem sono crollati in quasi tutte le città più importanti anche ai ballottaggi di ieri, con sconfitte storiche. Se l’anno scorso a imporsi era stato il M5s, ora è il centrodestra di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni a tornare protagonista sulla scena politica nazionale.

IL TONFO A GENOVA

Il tonfo più clamoroso, per il Partito democratico, è avvenuto a Genova: dopo 25 anni, grazie a Marco Bucci (nella foto), il centrodestra, col 55,24%, ha strappato la città al centrosinistra, fermo al 44,76% con Giovanni Crivello. In Emilia Romagna, a Parma, è stato l’ex M5s Federico Pizzarotti, sindaco uscente in campo con una lista civica, ad avere la meglio sul dem Paolo Scarpa: 57,87% contro 42,13%. Il Pd, dopo 15 anni, ha perso anche Piacenza: Patrizia Barbieri (58,54%), sostenuta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, ha regolato Paolo Rizzi (41,46%).

COSA E’ SUCCESSO IN VENETO

In Veneto, a Padova, il centrosinistra s’è preso la rivincita: Sergio Giordani (51,84%) ha superato il leghista Massimo Bitonci (48,16%), che dopo il primo turno partiva favorito. A Verona, invece, il Pd era rimasto fuori dal ballottaggio: dopo dieci anni di amministrazione del leader di Fare!, Flavio Tosi, la sua compagna, Patrizia Bisinella (41,89%), è stata sconfitta da Federico Sboarina (58,11%), sostenuto da Fi, Lega e Fdi.

I VINCENTI IN PIEMONTE

Ad Asti, in Piemonte, il centrodestra, con Maurizio Rasero (54,90%), ha tenuto a distanza il M5s, rappresentato da Massimo Cerrutti (45,10%). Idem ad Alessandria, dove Gianfranco Cuttica di Revigliasco, per il centrodestra, è stato eletto al posto del sindaco uscente in quota Pd, Rita Rossa. Rispetto al primo turno, il risultato s’è ribaltato: 55,68% contro 44,32%.

IL CASO LOMBARDIA

Emblematico quel che è accaduto in Lombardia: a Sesto San Giovanni, denominata l’ex Stalingrado d’Italia, il centrosinistra è stato spodestato dal centrodestra dopo 72 anni: col 58,63%, Roberto Di Stefano ha battuto il sindaco uscente d’area dem, Monica Chittò, che non è andata oltre il 41,37%.

CENTRODESTRA BOOM IN TOSCANA

In Toscana, nella terra di Renzi, il centrodestra s’è preso Pistoia: Alessandro Tomasi (54,28%) ha vinto contro il sindaco uscente in quota Pd, Samuele Bertinelli (45,72%). I dem si sono rifatti a Lucca, dove Alessandro Tambellini ha conquistato il secondo mandato a spese di Remo Santini: 50,52% contro 49,48%. A Carrara, invece, s’è registrato l’unico acuto del M5s: il grillino Francesco De Pasquale (65,57%) ha liquidato il dem Andrea Zanetti (34,43%).

IL CASO ORISTANO

A Oristano, unico capoluogo di provincia ad andare al voto in Sardegna, il centrodestra, con Andrea Lutzu (65,29%), non ha avuto problemi a superare l’esponente del centrosinistra, Maria Obinu (34,71%). Ribaltone a L’Aquila, in Abruzzo: il Pd, con Americo Di Benedetto, partiva favorito, ma sul più bello è stato battuto dal centrodestra di Pierluigi Biondi: 53,52% a 46,48%.

PUGLIA IN CONTROTENDENZA

In Puglia, a Lecce, il centrosinistra è tornato a far parlare di sé: Carlo Maria Salvemini (54,76%) ha vinto contro Mauro Giliberti, rappresentante del centrodestra che è arrivato al 45,34%. Battaglia a fil di voto a Taranto: anche qui, il centrosinistra, con Rinaldo Melucci, s’è imposto sulla forzista Stefania Baldassarri. Per un nulla: 50,91% contro 49,09%.

DELUSIONE PD IN CALABRIA

A Catanzaro, in Calabria, è arrivata un’altra delusione per il Pd: il centrodestra, grazie a Sergio Abramo (64,39%) ha sconfitto il dem Vincenzo Antonio Ciconte (35,61%). In Sicilia, a Trapani, il Pd non è riuscito a vincere anche se era solo: Pietro Savona, dopo il ritiro della candidatura dell’esponente del centrodestra, Girolamo Fazio, per essere eletto doveva battere il quorum dei votanti, 50% più uno. Non ci è riuscito. Affluenza al 26,75% e città commissariata.



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