Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Cina verso dominio di internet. Pechino sperimenta prima rete quantistica commerciale

quantum computing

La Cina ha compiuto un ulteriore balzo in avanti verso la leadership tecnologica e il dominio di internet.

Il primo sistema di comunicazioni a fini commerciali basato sulla tecnologia quantistica, considerata a prova di hacker è stato predisposto nella città di Jinan, nella provincia dello Shandong, come annunciato dai media cinesi.

La nuova rete sarà a disposizione dei primi 200 utenti selezionati per la sperimentazione del progetto pilota entro il prossimo mese.

La caratteristica principale delle reti quantistiche è la loro assoluta sicurezza. In poche parole, non possono essere violate da hacker.

I network quantistici usano i fotoni per criptare le infomazioni.

Nel caso di Jinan, lo scambio di informazioni tra due utenti è stato protetto da oltre 4,000 qubits al secondo. Il potenziale implicito nello sviluppo delle rete quantistiche è evidente. La sicurezza delle transazioni è uno dei nodi dello sviluppo dei servizi e del mercato digitali.

La Cina è all’avanguardia nelle applicazioni militari e per la sicurezza pubblica e aziendale di reti e sistemi quantistici. La sperimentazione in atto in ambito civile rafforza la tendenza verso la leadership nel campo commerciale e la spinta alla digitalizzazione della società cinese.

INTERNET IN CINA

Il destino di internet in Cina è segnato da quattro caratteri 金盾工程 (jīndùn gōngchéng) entrati nel discorso ufficiale di Pechino alla fine degli anni 90’. Il Golden Shield Project, lo scudo d’oro, voluto e attuato dal potente 公安部, il Ministero di Pubblica Sicurezza della Repubblica Popolare, assicura la protezione e la circolazione dei dati all’interno del paese ed è operativo su scala nazionale dal 2003.

Se internet è per il governo cinese un’infrastruttura critica, strategica e necessaria per lo sviluppo armonioso della società e dell’economia nazionali, il Grande Firewall assicura la salvaguardia della “sovranità di Pechino” sulla rete, la coerenza delle comunicazioni con gli obiettivi del governo e la sicurezza dei dati.

VERSO UNA SOCIETA’ DIGITALE

La struttura “centralizzata” di governo della rete ha di fatto agevolato la creazione e la diffusione di servizi digitali molto avanzati che hanno raggiunto livelli di penetrazione senza eguali nei mercati occidentali.

Il mercato dei pagamenti elettronici operati con device mobili – smartphone in primo luogo – è esploso, ad esempio, passando dal valore di 31.7 milioni di dollari nel 2012 a 1.83 trilioni di dollari nel 2016. Secondo iResearch, citata di recente anche dal Financial Times, il valore dei pagamenti elettronici mobili ha raggiunto i 5.5 trilioni di dollari nel 2017, 50 volte maggiore del valore totale del mercato USA, che si ferma a 112 bilioni di dollari.

Al contempo, gli “e-wallets”, o portafogli elettronici, rappresentano il 58% del totale delle transazioni e pagamenti online effettuati Cina. Si tratta della più alta percentuale a livello globale e indica che i pagamenti elettronici su device mobile sono parte integrante dell’esperienza di acquisto del consumatore locale. Negli Stati Uniti, la penetrazione non supera il 15%, in Gran Bretagna si ferma al 23%.

All’interno della Grande Muraglia, la Cina sta creando una società completamente digitale. Non solo le comunicazioni, siano queste tra privati, aziende o con le autorità pubbliche, ma anche i servizi, vengono erogati e fruiti in un ecosistema internet integrato ed autonomo. La natura centralizzata dell’internet cinese peraltro, agevola la costituzione e l’affermazione di piattaforme digitali multifunzionali come l’onnipresente WeChat.

WeChat. ONNISCIENTE, PERVASIVA, UBIQUA

Lanciata dal colosso produttore di giochi online, Tencent, solo cinque anni fa, WeChat, nata come app di comunicazione è diventata un vero e proprio hub di servizi digitali. L’ubiquità della rete si traduce nell’ubiquità del cittadino-consumatore.

Forte di oltre 800 milioni di utenti attivi, in pochi anni, WeChat  ha plasmato e modificato abitudini di comportamento individuale e collettivo, gettando le basi per la costruzione di una società puramente elettronica.

Transazioni di affari, contatti sociali, acquisto di assicurazioni o shopping. Tutto si fa – e passa – attraverso WeChat. L’app di Tencent è oggi il punto di accesso privilegiato a internet al di qua della Muraglia e dello Scudo d’oro. In ogni istante della giornata, dall’alba al tramonto, il cittadino-utente cinese esiste nel cyber-universo delimitato da WeChat, usufruisce dei servizi disponibili senza interruzione e soddisfa i propri bisogni.

L’aspetto forse più significativo, quello che maggiormente sollecita l’immaginazione degli evangelisti dell’economia digitale, Facebook in testa, è la promessa di un’economia senza contante che WeChat sembra in procinto di realizzare.

Le numerose funzioni di questo hub di servizi comprendono la possibilità di inviare “donazioni” digitali ad amici e parenti o, come già fanno alcune aziende, di pagare gli stipendi ai propri collaboratori. Il cittadino-consumatore può quindi navigare attraverso necessità e funzioni quotidiane senza mai dover mettere mano al portafogli o alla carta di credito. Pagare un caffè da Starbucks, prenotare un ristorante o una visita medica è soltanto una questione di qualche click.

È significativo che la metà circa degli utenti WeChat abbiano deciso di associare il proprio account a una carta di credito o al proprio conto bancario.

×

Iscriviti alla newsletter