Kim Jong-un è un personaggio misterioso, un enigma assoluto. Terzo figlio del Caro Leader Kim Jong-Il, il leader nordcoreano è arrivato al potere per esclusione. La guida del Paese era destinata al fratello Kim Jong Nam, arrestato nel 2001 quando cercava di fuggire in Giappone insieme alla famiglia, secondo il quotidiano sudcoreano The Hankyoreh. Il secondo fratello, Kim Jong Chul, è stato escluso invece perché aveva atteggiamenti “troppo femminili” e una pericolosa dipendenza all’alcol, secondo le rivelazioni del cuoco della famiglia, Kenji Fujimoto nel libro I was Kim Jong-il’s Cook.
INFANZIA IN SVIZZERA
Kim è il figlio della terza moglie del Caro Leader, la ballerina coreana nata in Giappone, Ko Yong-Hi. La mamma di Kim è morta nel 2004 per un cancro al seno. Così Kim è andato a studiare alla Scuola Internazionale di Berna in Svizzera insieme alla zia materna Ko Yong-Suk. La zia, che è fuggita nel 1998 negli Stati Uniti, ha raccontato al Washington Post, che il nipote è molto collerico e intollerante. Secondo lei, Kim amava così tanto la pallacanestro, che da piccolo dormiva abbracciato ad un pallone.
UN LEADER DEBOLE?
Le voci sulla debolezza di carattere del leader nordcoreano sono state smentite dopo avere ordinato nel 2013 l’esecuzione dello zio Jang Song-Thaek per tradimento alla patria e l’assassinato del fratellastro Kim Jong-Nam in Malesia a febbraio del 2017. Ora Kim ignora gli avvertimenti e continua i test nucleari di una potente bomba all’idrogeno.
LE PASSIONI DI KIM
Nel sistema personalista del regime nordcoreano, Kim Jong-un è presentato come un genio assoluto. Non si sa però cosa ha fatto né studiato. Ha diverse promozioni militari senza mai avere prestato servizio. Dicono che la somiglianza fisica con il padre è prodotto della chirurgia estetica.
Oltre alla passione per il nucleare, Kim Jong-un è amante dei film di azioni, soprattutto quelli di Jean-Claude Van Damme, lo sci, i video-giochi e il basket (qui l’articolo di Formiche.net sulle passioni – e lo stato mentale – di Kim).
DENNIS RODMAN E DONALD TRUMP
Forse per questo il suo più grande amico occidentale è l’ex giocatore dell’Nba, Dennis Rodman. Nato in New Jersey e cresciuto a Dallas, in Texas, Rodman ha un pessimo rapporto con il padre e una personalità molto eccentrica. Nel 2009 ha partecipato al programma The Apprendice con l’adesso presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Ha visitato più volte la Corea del Nord ed è stato ricevuto con onori dall’amico Kim. L’ultima volta è stata a luglio, poco prima della liberazione dello studente americano Otto Warmbier (qui le fotografie pubblicate da Business Insider). Il ragazzo era stato arrestato e condannato a 15 anni di lavori forzati per avere cercato di rubare un manifesto. Il Washington Post sosteneva che il governo degli Stati Uniti portava avanti un “canale segreto” di comunicazione con il regime di Pyongyang. “Sto cercando di fare qualcosa per i due Paesi. […] Parlerò della mia missione quando sarò tornato agli Usa. Ma spero sia qualcosa di positivo”, aveva dichiarato da Pechino Rodman. Purtroppo la storia non ha avuto un lieto fine: Warmbier è morto pochi giorni dopo l’arrivo in territorio americano e della sua missione Rodman non ne ha più parlato.
L’INCONTRO CON L’AMICO RODMAN
La prima volta che Rodman è stato in Corea del Nord era il 2013. Doveva partecipare nel documentario sulla pallacanestro The Harlem Globetrotters e Kim Jong-un lo invitò a sedersi accanto a lui per guardare una partita a Pyongyang. I due sono entrati subito in sintonia e l’ex giocatore della squadra Chicago Bulls disse che con la “diplomazia del basket” avrebbe cercato di avvicinare la Corea del Nord al resto del mondo. “Hai in me un amico per tutta la vita”, ha detto Rodman al leader nordcoreano. Nel 2014, Rodman organizzò una partita con ex giocatori dell’Nba per festeggiare il compleanno dell’amico Kim.
LA VITA IN COREA DEL NORD
“L’isola di Kim è impressionante – ha detto Rodman al quotidiano britannico The Sun nel 2013 -. È come Ibiza, come le Hawaii, ma ci vivono solo lui e la moglie. Abbiamo cenato insieme, montato cavallo, abbiamo fatto sci acquatico e sono andato nella sua barca di 70 metri. Quando era con lui, ho pensato che le persone in Occidente dovrebbero vedere che non si vive male in Corea del Nord. […] Tutto lì è a sette stelle. Non c’è un pezzo di carta per terra. Non ho mai visto nulla di simile. Quando Kim Jong-un entra in una stanza, tutti si alzano per applaudirlo con rispetto”. Al The Sun, Rodman aveva detto che Kim non è Hitler, non è interessato alle armi nucleari o in conflitti con gli Usa. So per certo che vuole aprirsi al mondo e modernizzarsi”. Le intenzioni di Kim, nel frattempo, purtroppo sembrano essere cambiate.