Signor direttore,
ho letto l’articolo di Pietro Di Michele e Niccolò Mazzarino pubblicato sul giornale da lei diretto sotto il titolo “Banca d’Italia, chi sale e chi scende nel Grande Fratello Vip secondo i giornali”.
Nell’articolo è scritto inter alia quanto segue: “Anni fa, peraltro, come lo stesso quotidiano allora diretto da Giuliano Ferrara svelò, l’ufficio studi di Bankitalia all’epoca (2008) diretto da Rossi vergò per il direttorio una nota di sferzante critica a un libro di Giulio Tremonti, all’epoca dei fatti in auge ma non troppo a Palazzo Koch”.
Sarò un po’ ingenuo, ma si tratta di un’informazione che mi stupisce e mi dispiace dato il carattere franco e leale dei rapporti allora (2008) in essere tanto con Banca d’Italia, in generale, quanto con il dott. Salvatore Rossi, in particolare. Dato quanto sopra le ragioni di critica avrebbero potuto ed ancor più dovuto essere espresse in forma chiara e diretta.
È così che oggi vorrei avere maggiori informazioni tanto sul mio libro “sferzato” (quale?) quanto sulle critiche allora “vergate” per il direttorio dal dott. Salvatore Rossi. Dottore che, se ha l’occasione per leggere questo scritto, può fornire a voi o direttamente a me le informazioni che così mi permetto di richiedere: se per caso il libro “sferzato” era “La paura e la speranza” potrebbe essere che ragione delle critiche sia stata l’asimmetria allora in essere tra l’oggetto di quel libro non per caso ma pour cause intitolato “La paura e la speranza” (un libro scritto già nel 2007) e la coeva posizione di Palazzo Koch allora e poi ancora a lungo pacificamente sviluppata nel senso del “business as usual”, pur già essendo invece l’occidente in corsa verso quello che ora lo stesso Palazzo Koch è arrivato oggi a definire come “la più grave crisi del secolo”.
Grato per quanto potrete fare, Vi invio i miei migliori saluti
Giulio Tremonti
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Rispondono Pietro Di Michele e Niccolò Mazzarino:
Il libro in questione era “La Paura e la speranza”, come si poteva desumere dal link interno al nostro articolo di ieri. Per ulteriori informazioni circa la nota dell’ufficio studi di Bankitalia per il Direttorio, si può leggere l’articolo di apertura dell’edizione del quotidiano il Foglio del 21 novembre 2008 che dava conto della suddetta nota riservata. La data precisa ci è stata fornita dal direttore di Formiche.net (forse l’autore dell’articolo sul Foglio dell’epoca?). Grazie e cordiali saluti
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Le supposizioni dei colleghi Di Michele e Mazzarino sono esatte. Ho chiesto al Foglio la cortesia di avere il pdf dell’articolo in questione (visto che on line non lo trovo). Di seguito il testo integrale, per chi ha tempo e voglia di approfondire. Salutoni a tutti (Michele Arnese)
CHE COSA PENSAVA L’UFFICIO STUDI DI BANKITALIA DEL LIBRO DI TREMONTI