Non siamo ancora a Natale e perché preoccuparci del più grande festival dell’estate, le sei settimane del festival estivo di Salisburgo? Il programma è stato presentato in anticipo sulle scadenze abituali. E la biglietteria è già al lavoro. Sia sul posto ed in alcune sezioni distaccate, sia on line. Vengono venduti 224,054 biglietti, ma si attende una richiesta di almeno 600mila. I bagarini sono già in attività e le agenzie contano su ampi ricarichi. I prezzi di biglietteria variano dai 5 ai 450 euro a posto. La metà dei biglietti, però, costa tra i 5 ed i 450 euro. Se ci su muove in tempo si possono ottenere posti buoni a prezzi relativamente bassi.
Cosa offre il festival? 206 rappresentazioni in 42 giorni ed in 18 luoghi di spettacolo. In materia di opera lirica, sono programmate 38 rappresentazioni di cui 5 nuove produzioni, 2 rappresentazioni in forma di concerto ed una ripresa dal Festival di Pentecoste. Nel campo della prosa 58 rappresentazioni tra cui 4 nuove produzioni, la ripresa di Jederman (il dramma sacro di Hofmannsthal con cui venne inaugurato il festival nel 1920 e che viene replicato ogni anno, a grande richiesta per una decina di serate), 3 inchieste sul teatro di prosa, un giorno di maratona cinematografica, 3 letture di testi ed una serata di omaggio all’autore salisburghese Walter Kappacher in onore dei suoi 80 anni. Nel campo della sinfonica e della cameristica 89 concerti, di cui 82 concerti, 4 master classes, tre concerti speciali per i giovani ed una serata di gala. Infine nel campo dei programmi per bambini: 20 rappresentazioni o performance a tema tra cui 8 messe in scena di opere per bambini e sempre per i più piccoli 8 laboratori introduttivi di giochi e divertimenti sul tema del Flauto Magico di Mozart.
Il bilancio del Festival è di 60,81 milioni di euro. Appena 16,8 vengono da fonti pubbliche (la Repubblica Federale Austriaca, il Land di Salisburgo, il Comune), il resto proviene da contributi privati di grande aziende, 6.500 “amici del Festival” sparsi per il mondo e via discorrendo). Di norma, il Festival chiude con un piccolo utile.
Nel presentare il Festival, il presidente Helga Rabl-Stadler, il direttore artistico Markus Hinterhäuser e il direttore Lukas Crepaz sottolineano che lavori di passione, fervore ed estasi caratterizzano il festival di Salisburgo 2018 dalla Ouverture Spirituelle inaugurata con la Passione secondo San Luca di Penderecki ad un programma operistico che ha il centro ne L’Incorazione di Poppea di Monteverdi e Le Bassaridi di Henze. Nella sezione drammaturgica Hunger di Knut Hamsun e Penthesilea, di Heinrich von Kleist pongono le domande fondamentali della capicità dell’uomo di dominare i propri sensi.
(Foto (c) Denis Rouvre)